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Parti a rischio all’ospedale di Vibo, chiesto l’intervento del prefetto

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Le gravissime carenze denunciate dai dirigenti medici dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Vibo Valentia hanno generato allarme e preoccupazione. La parlamentare del Movimento Cinquestelle Dalila Nesci ha chiesto al dg facente funzioni del dipartimento regionale Tutela della Salute di attivare la commissione aziendale di controllo e all’Ispettorato del Lavoro di Vibo Valentia di verificare “se in quel reparto sia rispettata la normativa sui turni e i riposi obbligatori, inserendo in copia il procuratore della Repubblica, il governatore della Calabria e il commissario governativo alla Sanità”. Contestualmente ha chiesto al prefetto di Vibo Valentia di convocare con la massima urgenza uno specifico tavolo. 

“Non posso che dirmi solidale con i medici di ostetricia e ginecologia dell’ospedale ‘Jazzolino’ di Vibo Valentia e fare da eco alle loro legittime richieste”. E’ quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Calabria, Antonio Marziale. “L’elenco delle carenze, delle disfunzioni e delle lacune da loro elencate è spaventosa, perché rappresenta una realtà terzomondista, che mette a repentaglio la sicurezza e la vita di puerpere e nascituri. Mi dico disponibile a supportare le loro esigenze in tutte le sedi possibili – sottolinea ancora Marziale – con i mezzi di cui dispongo nell’ambito delle mie funzioni istituzionali. La loro denuncia non dovrebbe rimanere inascoltata da chi invece dispone dei mezzi per poter fare, e scegliere di non fare significa assumersi una responsabilità di enorme rilievo”.

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