Cronaca

La scure del Governo si abbatte sul Tribunale di Vibo, soppressa la Sezione misure di prevenzione

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Il nuovo codice delle leggi antimafia sposta la competenza alla Corte d’appello di Catanzaro. L’indignazione di Rete Civica Vibonese: “Gravi ripercussioni sui cittadini”

Soppressione della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Vibo Valentia. E’ quanto prevede il nuovo codice delle leggi antimafia. La competenza sulla proposta e la decisione sull’applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali si sposterà dunque al Tribunale del distretto della Corte d’appello, cioè Catanzaro.

Indignazione. Una soppressione che ha provocato l’indignazione di Rete Civica Vibonese perché il provvedimento “allontana – si legge in una nota firmata dal presidente di Rcv l’avvocato Diego Brancia – la domanda di giustizia per tutti i cittadini proposti o sottoposti ad una misura di prevenzione e limitandone le prerogative difensive. Si tratta di provvedimenti governativi ispirati ad irragionevoli scelte di riduzione dei costi dell’amministrazione della Giustizia con gravi ripercussioni sui diritti dei cittadini, specie su quelli sottoposti ad una misura di prevenzione personale o patrimoniale”.

Due pesi, due misure. Lo stesso Legislatore ha poi, inspiegabilmente, previsto delle deroghe alla soppressione delle Sezioni di Tribunale, lasciando immutate le competenze dei Tribunali di Trapani e Santa Maria Capua Vetere, che non sono di rango distrettuale. “E’ impensabile – afferma Brancia – che l’intera Calabria possa essere amministrata – in materia di misure di prevenzione personali e confische di beni- da due soli Tribunali, come quello di Catanzaro e di Reggio Calabria”.

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