Cronaca

‘Ndrangheta tra Catanzaro e Crotone, un altro rinvio a giudizio

operazione-bordaireland-4.jpg

Definita la posizione di Kodian Hymeti, inizialmente stralciata insieme a Falsetti, che oggi è stato ammesso al rito abbreviato. Entrambi finiti dell’inchiesta della Dda “Borderland”

Uno a giudizio e un altro verrà giudicato con rito abbreviato. Il gup del Tribunale di Catanzaro ha mandato a processo Klodian Hymeti, 35 anni, residente a Cropani ed ha ammesso Rosario Falsetti, 50 anni, residente a Reggio Emilia, al rito abbreviato come richiesto oggi in aula dall’avvocato difensore Luigi Falcone. Entrambi finiti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro “Borderland”, le cui posizioni erano state inizialmente stralciate per difetti di notifica. Il processo per Hymeti inizierà il prossimo 23 gennaio, giorno in cui si aprirà il dibattimento anche per gli altri 18 rinviati a giudizio lo scorso 8 novembre, finiti sempre nella stessa inchiesta.

Gli altri imputati già rinviati a giudizio. Si tratta di Gregorio Aiello, 42 anni, di Cutro; Salvatore Aiello, 47 anni, di Cutro; Antonio Bianco, 40 anni, residente a Parma; Vito Borelli, 41 anni, residente a Sellia, Giovanni Colosimo, 32 anni residente a Cropani; Maurizio De Fazio, 48 anni, di Cropani; Francesco Greco, detto “Raffaele”, 54 anni, di Cropani; Rolando Russo, 33 anni, residente a Sellia Marina; Massimo Zofrea, 47 anni, di Catanzaro; Salvatore Stanizzi, 33 anni, residente a Cropani; Carmine Falbo, 59 anni, residente a Cropani; Emanuele Carcea Valenti, 32 anni, di Roccabernarda; Domenico Iaquinta, 35 anni, di Crotone; Salvatore Scandale, 37 anni, residente a Cutro; Filomena Muto, 71 anni, di Cutro; Riadh Ben Salah, 45 anni, Tunisia; Monica Pezzano, 46 anni, di Catanzaro; Giuseppe Gareri, 28 anni, residente a Legnano. La discussione del rito abbreviato di Falsetti è prevista per il 10 febbraio, aggiungendosi a tutti coloro che avevano già optato per il rito abbreviato. Si tratta di Giovanni Trapasso, 60 anni di Cutro; Vincenzo Trapasso, detto “cecè”, 66 anni, di Cutro; Leonardo Trapasso, di Cutro 49 anni; Tommaso Trapasso, 39 anni, di Cutro; Giuseppe Trapasso, 30 anni, residente a Botricello; Pierpaolo Caloiro, 38 anni, di Cutro; Gianluca Colosimo, 32 anni, residente a Sersale; Massimo Colosimo, 39 anni, residente a Parma; Alex Correale, 24 anni, residente a Cropani; Alessandro Cosco, 24 anni, residente a Cropani; Stefano Roberto Cosco, 41 anni, residente a Cropani; Domenico Esposito, 39 anni, residente a Cropani; Rosetta Esposito, 41 anni, residente a Cropani; Luigi Greco, 64 anni, di Cropani; Giuseppe Graziano Macrì, 38 anni, residente a Cropani; Salvatore Macrì, 50 anni, di Cropani; Antonio Mancuso detto “Capitano”, 36 anni, residente a Cropani; Giuseppe Mancuso, detto “Capitano”, 29 anni, residente a Cropani; Eliseo Mercurio, 44 anni, residente a Cropani; Vincenzo Niutta, 50 anni, residente a Botricello; Gianfranco Palaia, 41 anni, residente a Cropani; Giuseppe Palaia, 47 anni, residente a Cropani; Giuseppe Quintino, 39 anni, residente a Cropani; Francesco Talarico, detto “zio Franco”, 61 anni, residente a Cropani; Giovanni Battista Talarico, 42 anni, residente a Sellia Marina; Pasquale Talarico, 49 anni, residente a Cropani; Vincenzo Talarico, detto “Gagumidda”, 65 anni di Sersale; Antonio Taverna, detto “bombolo” o “bombolino”, 28 anni, residente a Cutro; Carmine Taverna, 57 anni, di Cutro; Carmine Tropea, 31 anni, residente a Cropani; Francesco Tropea, 32 anni, residente a Cropani; Giuseppe Tropea, 50 anni, di Cropani; Renzo Tropea, 33 anni residente a Cropani; Antonio Viscomi, detto “chitarra”, 39 anni, residente a Cutro; Gino Talarico, 27 anni, residente a Botricello; Antonio Gallo, 37 anni, residente a Sellia Marina; Domenico Falcone, 53 anni, di Cutro; Vincenzo Lucente, 54 anni, di Crotone; Antonio Maiolo, 61 anni, di Isola Capo Rizzuto, Raffaele Bubbo, 48 anni, di Petronà; Vincenzo Tropea, 45 anni, di Cropani e Rinaldo Dolce, 50 anni di Cutro.

L’inchiesta. L’attività d’indagine, avrebbe consentito di svelare l’esistenza di due distinti sodalizi mafiosi, quello dei Trapasso di San Leonardo di Cutro (Kr) e quello dei Tropea- Talarico di Cropani Marina (CZ). La cosca di ‘ndrangheta dei Trapasso, capeggiata dal cinquantottenne Giovanni e dai figli Leonardo, detto Nana’ e Tommaso, avrebbe rivestito un ruolo di vertice nel panorama delle consorterie mafiose dell’area, operando in stretta connessione con le omologhe compagini dei Grande Aracri di Cutro, dei Farao-Marincola di Cirò Marina, dei Bubbo di Petronà, dei Ferrazzo di Mesoraca, vantando solidi rapporti con le più influenti cosche della regione. Le indagini, inoltre, avrebbero consentito di dimostrare l’ascesa criminale del clan mafioso facente capo a Giuseppe Tropea e allo zio Francesco Talarico, inizialmente assoldati come “manovalanza” dal clan Trapasso, avrebbero col tempo conquistato una propria autonomia nel territorio di Cropani Marina, con attività usuraie, senza l’obbligo di rendicontare alla cosca “madre” di San Leonardo. Il potente sodalizio cutrese, invece, avrebbe imposto la sua lunga manus attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e favoreggiatori, appartenenti sia al mondo imprenditoriale che a quello delle istituzioni.  Il condizionamento sul voto. Un’inchiesta che ha consentito di registrare il condizionamento del voto amministrativo del maggio 2014 nel Comune di Cropani, nel Catanzarese, finalizzato alla acquisizione di appalti e servizi pubblici che ha portato all’elezione, come candidato in una lista civica, del vice sindaco Francesco Greco. (ga. pa.)

Più informazioni