Cronaca

Ammodernamento nuova Statale 106, si muovono i privati e parte il ricorso al Tar

statale-106-incidente.jpg

A rendere nota la volontà di alcuni proprietari è l’associazione Basta vittime sulla Statale 106 jonica

Il direttivo dell’Associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106” nelle scorse settimane ha appreso – tramite la stampa – della volontà, peraltro più volte ribadita, dell’avvocato Rinaldo Chidichimo e di altri proprietari terrieri, “di presentare ricorso al Tar in riferimento alla delibera Cipe che sancisce l’approvazione dell’ammodernamento del 3° Megalotto della Statale 106 tra Sibari e Roseto, un’opera necessaria per far diminuire i sinistri, le vittime ed i feriti ma anche per lo sviluppo di un territorio ed una regione che oggi – in termini economici – è ultima in Europa”.

“Sono gli stessi proprietari terrieri che in questi ultimi anni hanno promosso osservazioni nei confronti del progetto che – caso strano – risultavano identiche nei contenuti con quelle inviate (pari ad oltre il 90%), da molti cittadini non residenti in Calabria e tra questi, il 68% erano turisti di Ferrara.
Proprio loro in questi ultimi anni hanno sempre legittimamente difeso i propri terreni interessati dall’esproprio ma hanno anche sostenuto di non essere contrari all’Opera ma solo all’attuale progetto che – a loro dire – deturpa il paesaggio e comporta costi elevati”.

“Il direttivo dell’Associazione pertanto – si scrive in una nota – ritiene doveroso comunicare, all’intera comunità calabrese, che vi è un elemento di grande novità che si evince dal ricorso al Tar presentato dai suddetti proprietari terrieri e che merita una riflessione. Attraverso il ricorso al Tar, infatti, viene chiesta dai ricorrenti, la revoca della Delibera CIPE che approva il 3° Megalotto della S.S.106. Questo dato è molto importante perché ci permette di affermare ciò che il Direttivo dell’Associazione sostiene da sempre: siamo di fronte ad un gruppo di persone che nei fatti sono da tempo solo contrarie alla realizzazione dell’opera”.

“Se l’intento era quello di modificare il progetto per migliorarlo avrebbero potuto ricorrere al Tar non solo motivando le ragioni per le quali l’attuale tracciato – a loro giudizio – danneggia le loro proprietà (azione legittima e contenuta nel ricorso), ma avrebbero potuto indicare con tenacia proposte alternative e possibili di modifica alla Delibera CIPE invece di chiederne la revoca. Il tutto nella convinzione che questa iniziava insieme alla “eclatante protesta” del Sindaco Ciminelli (che si è addirittura incatenato sulla S.S.106 nei giorni scorsi per qualche minuto, guarda caso, alla presenza di alcuni tra i proprietari terrieri che hanno firmato il ricorso al Tar), insieme ai comuni di Trebisacce e Villapiana rischiano di essere determinanti al fine di provocare ritardi per l’avvio dell’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto. Tutto ciò per il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è un bene: finalmente conosciamo le reali intenzioni di quanti – privati e amministratori – hanno lavorato in questi ultimi anni, con impegno e determinazione, affinché l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto non venisse mai avviata nell’interesse esclusivo e particolare di quei privati che da sempre – con ogni mezzo – nei fatti non vogliono un’Opera strategica e fondamentale per la Calabria”.

Più informazioni