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Congresso Pd con la polizia a Vibo, sfiorato lo scontro fisico: Pacilè eletto segretario di circolo

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Michele Soriano ha provato in ogni modo a dimostrare l’illegittimità della convocazione, senza riuscire nell’intento di rinviare l’assemblea. Tensioni e scontri 

Tensione altissima nella sede del Pd di Vibo Valentia. Il congresso di circolo cittadino che ha visto l’elezione a segretario di Francesco Pacilè ha vissuto momenti di scontri accesissimi. In avvio conciliabolo in una delle stanze della segreteria tra Michele Soriano (componente della direzione regionale) ed il segretario provinciale Enzo Insardà. Tra i due sono volate parole grosse, forse qualche spintone. Alla fine Soriano ha deciso di chiamare le forze dell’ordine e nella sede di Via Argentaria si è presentata la polizia. 

Alta tensione. Subito dopo è iniziata la discussione: per Soriano il congresso non avrebbe potuto svolgersi perchè non convocato dal segretario di circolo. A quel punto Insardà ha posto una mozione perchè invece i lavori procedessero ed il dibattito è stato avviato. “Si potrà fare ricorso nelle sedi opportune – ha attaccato Insardà – nel frattempo il congresso può essere celebrato”.  Un dibattito non senza momenti al cardio-palma. Tra i capicorrente del Pd e il rappresentante della direzione regionale, sono volate parole grosse. In più di qualche circostanza la polizia ha dovuto mettere ordine tra il pubblico che nel frattempo, forse incuriosito, come poche altre volte, riempiva la sala di via Argentaria. 

Botta e risposta. “Questa convocazione è illegittima, si tratta di un atto di forza. Manca l’elenco degli iscritti” -ha urlato fino alla fine l’ex capogruppo del Pd in Consiglio comunale. Poi una lunga serie di interventi nel corso dei quali è stata tirata fuori l’elezione del segretario di circolo di Piscopio avvenuta qualche giorno addietro. Ed inevitabile è stato lo scontro durissimo con Cutrullà sulla presenza di alcuni elementi “poco raccomandabili” dentro la sezione. Lo stesso consigliere comunale ha affondato i colpi subito dopo riprendendo vecchi dissidi: “Qualcuno mi venne a dire – prima delle comunali del 2015 – che non avrebbe potuto creare un soggetto politico (Antonio Lo Schiavo), con la stessa età di suo figlio. Da quel momento ho capito che avrei dovuto cambiare strada”.  Nei suoi confronti Soriano ha minacciato querele. 

 

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