Sport

Catanzaro, il presidente dell’associazione italiana arbitri ricevuto in Comune

Un’altra grande personalità dello sport italiano, Marcello Nicchi, ha firmato il libro delle autorità ricevute a Palazzo De Nobili

È il presidente dell’associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, nel capoluogo per inaugurare i nuovi locali della sezione catanzarese dell’Aia e festeggiare gli 85 anni dalla sua fondazione. A fare gli onori di casa l’assessore Giampaolo Mungo e una nutrita delegazione comunale, dal presidente del Consiglio Marco Polimeni al vicesindaco Ivan Cardamone, dal presidente della commissione consiliare allo sport all’assessore, Demetrio Battaglia, all’assessore al turismo Alessandra Lobello e al consigliere Antonio Angotti.

“È un piacere e un privilegio accogliere nella casa dei cittadini una figura prestigiosa e autorevole del calcio italiano come Marcello Nicchi”, ha affermato Mungo portando i saluti del sindaco Abramo, fuori sede per impegni istituzionali. “Gli arbitri sono un elemento fondamentale del sistema calcio e rappresentano la garanzia di correttezza, lealtà, e rispetto delle regole, cioè i valori più puri del mondo dello sport, ha aggiunto il delegato di giunta.
Accompagnato dai dirigenti e dagli arbitri della sezione catanzarese, Nicchi ha ricordato alcuni dei suoi arbitraggi al “Ceravolo”. L’ultimo, nell’84, qualche anno prima di spiccare il salto verso la serie A (è stato anche un apprezzato “internazionale”, subito dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II: “Mi ricordo i tappeti rossi nello spogliatoio, è stata un’esperienza molto particolare”, ha detto sottolineando quanto gli sia rimasto impresso “l’albero presente all’interno della curva dello stadio” e le tante partite dirette sui campi calabresi, da Crotone a Trebisacce. “La sezione catanzarese intitolata all’arbitro benemerito Antonio Gualtieri – ha concluso l’assessore Mungo – è un avamposto di legalità oltre che di crescita umana e tecnica, va tutelata e promossa e la sinergia instaurata con l’amministrazione comunale si muove proprio in questo senso”. Nicchi ha poi visitato il teatro Politeama.

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