Cronaca

‘Ndrangheta e appalti truccati, raffica di arresti nel Reggino. Le cosche tradite dai social (NOMI)

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Nella maxi-operazione denominata “Banco Nuovo”. Carabinieri e polizia hanno eseguito 46 misure cautelari: 31 in carcere, 6 ai domiciliari e 9 obblighi di dimora

Al termine di complesse e articolate indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, i carabinieri del Comando provinciale e il personale della Squadra Mobile della Questura, unitamente al Gruppo Carabinieri di Locri e del Commissariato P.S. di Condofuri (RC) e Bovalino (RC), hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip a carico di 46 soggetti (31 in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 9 all’obbligo di dimora), ritenuti responsabili, a vario titolo, di far parte di una presunta organizzazione ‘ndranghestista versante jonico della provincia reggina, dedita principalmente all’assegnazione dei subappalti, forniture di mezzi e materiali al fine di assicurare un’equa ripartizione dei proventi tra famiglie di ‘ndrangheta, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, illecita concorrenza con violenza e minaccia, turbata libertà degli incanti,estorsione(tentata e consumata), rapina impropria,associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana), violazione della legge sulle armi (pistole di vario calibro e fucili), ricettazione, aggravati dal ricorso metodo mafioso,ovvero commessi al fine di agevolare la ‘ndrangheta, secondo quanto previsto dall’art. 7 della Legge n. 203/91, nonché di cessione di quantitativi variabili di sostanze stupefacenti. Sono state effettuate perquisizioni domiciliari nei confronti degli stessi indagati.

CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE:

1. ALATI Annunziato, nato a Brancaleone (RC) il 05.07.1971,;
2. ALATI Giuseppe, nato a Brancaleone (RC) il 20.09.1962;
3. ALATI Pietro, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 19.12.1975;
4. BENAVOLI Giuseppe, nato a Brancaleone (RC) il 07.07.1956;
5. BENAVOLI Paolo, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 14.12.1989;
6. FALCOMATA’ Alessio nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 03.03.1992;
7. FALCOMATA’ Nicola, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 01.04.1988;
8. FERRARO Massimo Emiliano, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 05.07.1976;
9. FORGIONE Cosimo, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 29.07.1984;
10. FORGIONE Giuseppe, nato a Sinopoli (RC) il 06.03.1951;
11. FRENO Vincenzo, nato a Brancaleone (RC) il 20.07.1962;
12. GLIGORA Francesco, nato a Locri (RC) il 20.05.1972;
13. LOMBARDO Pasquale nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 12.12.1971;
14. MANTI Daniele, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 10.03.1988;
15. MORABITO Giuseppe, nato a Locri (RC) il 16.12.1978;
16. MORABITO Carmelo, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 13.09.1963;
17. MORABITO Natale, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 18.11.1965;
18. MORABITO Pasquale, nato a Bova Marina (RC) il 16.04.1954;
19. MORABITO Salvatore, nato ad Africo (RC) il 17.06.1976;
20. NUCERA Daniele, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 01.01.1988;
21. PALAMARA Filippo, nato a Brancaleone (RC) il 01.12.1962;
22. PALAMARA Giuseppe, nato ad Africo (RC) il 19.03.1968;
23. PALAMARA Salvatore, nato a Bova Marina (RC) il 31.08.1963;
24. PATEA Francesco, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 14.04.1989;
25. PERRONE Pietro, nato a Brancaleone (RC) il 19.04.1958;
26. TRIPODI Paolino, nato a Bruzzano Zeffirio (RC) il 17.10.1965;
27. TRUNFIO Fabio, nato a Brancaleone (RC) il 31.07.1972;
28. VITALE Antonino, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 19.02.1975;
29. ZAPPIA Antonino, nato a Melito di Porto Salvo (RC) 29.10.1982;
30. ZAPPIA Benedetto, nato a Melito di Porto Salvo(RC) il 14.11.1978;
31. ZAPPIA Benedetto, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 06.12.1972.

ARRESTI DOMICILIARI:
32. ASCONE Michele, nato a Gioia Tauro (RC) il 14.05.1961;
33. MESIANO Giuseppe, nato a Brancaleone (RC) l’08.02.1959;
34. MORABITO Giovanni, nato a Locri (RC) il 20.11.1982;
35. PALUMBO Saverio, nato a Melito Porto Salvo(RC) il 15.08.1984;
36. TOSCANO Vincenzo, nato a Melito di Porto Salvo(RC) il 02.08.86;
37. VITALE Domenico, nato a Torino l’08.10.1974.

OBBLIGO DI DIMORA:
38. BENAVOLI Stefano, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 26.12.1992;
39. BONANNO Fabio, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 13.12.1983;
40. COSTANTINO Paolo, nato in Svizzera il 25.01.1973;
41. CRISTIANO Stefano, nato a Brancaleone (RC) il 08.02.1966;
42. DE CICCO CUDA Giovanni, nato a Lamezia Terme (CZ) il 25.01.82;
43. GALLO Giuseppe, nato a Reggio Calabria il 08.07.1984;
44. IELO Salvatore, nato a Reggio Calabria il 09.09.1976;
45. PROFAZIO Sebastiano, nato a nato a Palizzi (RC) il 28.06.1965;
46. SCIGLITANO Nicola, nato a Reggio Calabria il 23.12.1992.

Nel corso delle operazioni sono stati arrestati in flagranza di reato:
1. TOSCANO Vincenzo, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 02.08.86 (destinatario della misura degli arresti domiciliari) è stato arrestato a Milano per detenzione di una pistola beretta cal. 7.65 con matricola abrasa;
2. GALLO Giuseppe, nato a Reggio Calabria il 08.07.1984 (destinatario dell’obbligo di dimora) è stato arrestato a Ventimiglia (IM) per detenzione al fine di spaccio di 753 grammi di cocaina.

‘Ndrangheta, scattano 50 misure cautelari nel Reggino. Perquisizioni e sequestriL’indagine dei carabinieri. Nel procedimento sono confluiti gli esiti di due diversi, ma convergenti, segmenti di attività d’indagine svolte con riferimento alla criminalità organizzata di tipo ndranghetistico, radicata in Africo Nuovo, Motticella, Bruzzano Zeffirio, Brancaleone e zone limitrofe. In particolare, il Gruppo dei Carabinieri di Locri ha curato le indagini scaturite dall’omicidio del ristoratore di Brancaleone (RC) e proprietario del ristorante “Venezia”  Luciano Criseo, avvenuto a Brancaleone (RC) il 28 marzo 2009, con le quali è stato possibile accertare complessivamente una massiva infiltrazione della ‘ndrangheta nel settore degli appalti pubblici ed il potere di condizionamento mafioso degli organi istituzionali pubblici (c.d. informativa “Venezia”).

‘Ndrangheta, scattano 50 misure cautelari nel Reggino. Perquisizioni e sequestri… e quella della Squadra Mobile. Il secondo segmento investigativo è costituito dalle attività condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato P.S. di Condofuri, da cui sono emersi reati in materia di armi e di stupefacenti da parte di un gruppo criminoso “di nuova generazione” venutosi a creare in Brancaleone, ovvero la nascente cellula denominata “CUMPS” dai suoi stessi appartenenti, lembo di territorio che è sempre stato considerato sotto il controllo del locale di Africo (c.d. informativa “Cumps”). Fin dall’avvio delle investigazioni è emersa l’appartenenza degli indagati alla ‘ndrangheta, nelle diverse formazioni che insistono sui centri di Brancaleone, Africo e Bruzzano Zeffirio, con particolare riferimento ai nuovi assetti organizzativi e ai ruoli rivestiti dai singoli affiliati, rimodulati a seguito della “pace” venutasi ad instaurare tra le diverse cosche dopo la sanguinosa faida di Africo-Motticella, che aveva visto affermarsi i gruppi Palamara-Scriva e Mollica-Morabito.

“Cumps” era il termine con il quale gli affiliati alle cosche di ‘ ndrangheta sgominate con l’operazione condotta stamattina da polizia e carabinieri nella fascia jonica reggina si chiamavano tra di loro nei dialoghi sui social network individuati dagli investigatori. “‘Cumps” – spiega Francesco Rattà, dirigente della Squadra mobile di Reggio Calabria – é l’abbreviazione di “compare”, di “sodale”, e segna il modo nuovo e più moderno per gli affiliati di intendere i loro rapporti nell’ambito dell’organizzazione criminale”. La ‘ndrangheta, in sostanza, evolve, ma al contempo, fa rilevare ancora Rattà, si affinano le modalità d’indagine degli investigatori reggini, che trovano nuovo alimento e nuovi spazi operativi nell’esplorazione mirata di quei social network di cui le cosche fanno ampio uso.

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