Cultura & Spettacolo

Intelligence ed Ong, Scelli agli studenti: “Studiare per servire la popolazione”

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Alla giornata di dibattito organizzata dal prof. Massimo Fiamingo e dal dirigente Raffaele Suppa, ha partecipato anche il prof. Mario Caligiuri, esperto in Intelligence

Il difficile percorso che avrebbe dovuto portare all’esportazione della democrazia in Medioriente è stato il primo momento che gli esperti del settore hanno definito “di rottura” nella storia ancora giovane del terzo millennio. In quelle fasi difficile, quando sulle strade di Baghdad erano disseminati brandelli di corpi, in prima linea c’era la Croce Rossa, sotto l’egida di Maurizio Scelli. Ebbene, proprio il commissario della Cri in Iraq ha raccontato la propria difficile ma appassionante esperienza nei giorni scorsi agli studenti del liceo artistico D. Colao che lo hanno ascoltato con grande interesse.

Tema dell’incontro – a cui hanno preso parte anche il prof. Mario Caligiuri, direttore del Master in Intelligence all’Unical, il dirigente scolastico Raffaele Suppa, il prof. Tommaso Fiamingo e la dott.ssa Franca Falduto, responsabile delle consulte studentesche – il complesso rapporto che intercorre tra Ong ed Intelligence. Scelli, con l’ausilio di filmati, ha fatto vedere agli allievi in che modo ha contribuito alla liberazione di numerosi ostaggi e alla costruzione di un ospedale da campo. Poi ha rivolto loro un appello: “Studiare per poter servire la popolazione senza essere subordinati ai poteri forti”. Parole che hanno trovato ampia eco nelle parole del prof. Fiamingo il quale non ha esitato ad infierire “sullo Stato italiano spesso incapace di riconoscere l’impegno profuso dalla gente perbene a rischio della propria vita. Uno stato che, nel caso di Maurizio Scelli, ha mistificato addirittura la realtà”. Mario Caligiuri, nella sua Lectio Magistralis, si è poi soffermato sul ruolo dell’intelligence e sul rapporto con le Ong, mentre il dirigente scolastico Raffaele Suppa ha puntato sulla necessità di “un umanesimo 2.0 che ponga l’attenzione sul cittadino. Un cambiamento del quale le nuove generazioni dovranno essere protagoniste”.

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