Cultura & Spettacolo

Donazione Leone da Vibo a Lamezia, l’associazione “Civitas” pretende chiarezza

“L’ex soprintendente Iannelli potrebbe dirci – scrive il presidente Raniero Pacetti – perchè e per ordine di chi la collezione sia stata spostata dalla nostra città”

“Affinché non cali il silenzio e per dare continuità alla questione “Donazione Leone”, l’Associazione “Civitas” ha deciso di ritornare sull’argomento con l’intento di chiarirne alcuni aspetti. Alla lettera inviata alla direttrice Bonofiglio del museo di Vibo Valentia in cui si chiedeva di sapere che fine avesse fatto la collezione litica del prof. Leone donata con testamento al museo della città, la risposta è arrivata solo tramite articoli di stampa, da parte dei due Direttori dei musei: il dott. Gregorio Aversa per Lamezia, la dott.ssa Adele Bonofiglio per Vibo Valentia”. Lo scrive in una nota il presidente dell’Associazione Civitas Raniero Pacetti. 

“Il direttore Aversa – prosegue –  comunica che la collezione si trova a Lamezia, che i reperti litici sono esposti al Museo da lui diretto e che, costituendone il nucleo attrattivo, ritiene sia opportuno che restino là dove sono ora. La direttrice Bonofiglio, da parte sua, dichiara che la collezione è di grande interesse, ma per la restituzione prevede tempi lunghi in quanto bisogna prima curare l’allestimento idoneo ad accogliere quanto è rimasto della collezione essendo andati persi i documenti che testimoniavano i vari passaggi nel suo girovagare.
C’è da rimanere basiti!”

“Due dichiarazioni che non ti aspetti  – scrive il presidente Raniero Pacetti – da persone che con precise responsabilità istituzionali sono chiamate a custodire le testimonianze storiche di una città! I reperti che fanno mostra di sé nelle vetrine del museo di Lamezia appartengono a Vibo Valentia e dovranno pertanto essere restituiti per evitare, oltretutto, che qualcuno si ritrovi incolpato di appropriazione indebita. Bisognerà individuare i responsabili della custodia dei reperti e ricostruire i passaggi successivi alla loro consegna alla dott.ssa Iannelli che il 13/04/1989 con documento in nostro possesso dichiara testualmente: “…ricevo dal dott. Vincenzo Nusdeo i materiali della collezione Dario Leone …provvederò immediatamente ad immagazzinare i reperti e successivamente ad esporli ad integrazione dell’esposizione già presente al Museo Capiabi”.

“Già la Iannelli, quindi, potrebbe dirci perché e per ordine di chi la collezione – prosegue – è stata spostata dal museo di Vibo Valentia, chi ha firmato il verbale di consegna, che fine ha fatto il materiale di proprietà della associazione Civitas utilizzato per la mostra sul paleolitico. Per quanto riguarda la Bonofiglio, riteniamo stupefacente la sua dichiarazione della perdita dei documenti che avrebbero dovuto accompagnare la collezione nei suoi spostamenti. Come direttrice di museo sa benissimo che i reperti sono patrimonio della città, che sono tutti inventariati, che ogni variazione di collocazione o spostamento deve essere verbalizzato, per cui, confidando sulla sua competenza di direttrice, riteniamo che le sue parole siano da una parte una denuncia per chi l’ha preceduta e ha autorizzato lo spostamento della collezione in altra sede, e dall’altra che abbia voluto anticipare l’intenzione di arrivare ad un accordo con Aversa portando a Vibo Valentia soltanto una parte della collezione”.

“A prescindere dalle intenzioni dei due direttori, la Civitas, il suo presidente e Raniero Pacetti a nome di Vincenzo Nusdeo seguiranno con ostinata attenzione la vicenda intenzionati ad intraprendere le vie legali se necessario. Anche la cittadinanza vibonese segue con interesse l’evolversi della questione e sono state tante le manifestazioni di condivisione e gli incoraggiamenti a continuare per far valere il diritto alla tutela del nostro patrimonio archeologico. Il sindaco della nostra città dott. Elio Costa che sin dal primo momento ha condiviso le richieste dell’Associazione Civitas, è in attesa di notizie da parte della direttrice del Museo sul rientro a Vibo Valentia della collezione, disponibile a fornire eventuale supporto anche logistico”.

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