Il pari con la Gelbison lascia l’amaro in bocca. Il tecnico napoletano salva la prestazione dei suoi ragazzi: “Preso gol sull’unico nostro errore”
Secondo pari consecutivo per la Vibonese che rinvia ancora una volta l’appuntamento con una vittoria che manca ormai da quasi un mese. L’uno a uno con la Gelbison è un mezza sconfitta a differenza dello zero a zero con il Troina. Campilongo parla con l’amaro in bocca per le tante occasioni fallite e i due punti buttati al vento. Il tecnico napoletano salva la prestazione. “Ho visto una buona Vibonese, che era partita bene nel primo tempo ma che ha subito il goal alla prima leggerezza difensiva. Da questo momento in poi abbiamo messo in campo la nostra cattiveria agonistica, che ci ha permesso di chiudere gli avversari nelle loro meà’ campo. Insomma per quanto riguarda il gioco avremmo meritato senza dubbio molto di più, considerando anche tutte le occasioni create, e le parate miracolose fatte dal loro portiere”.
Campilongo incentra la sua analisi su due aspetti tecnici: l’assenza in organico di un centravanti fisicamente possente e la cattiveria agonistica. “La verità vera – continua Campilongo – è che a questa squadra manca un ariete, un giocatore forte di testa capace di sfruttare tutti cross che piovono in area di rigore. A centrocampo ci mancano veri divoratori di palloni, gente che ringhia. Vedremo di colmare questa lacuna a dicembre”.
