Cronaca

Truffe alle assicurazioni nel Vibonese, archiviata la posizione di un avvocato

assicurazione1-2.jpg

Niente più ombre  sulla posizione dell’avvocato Stefania Sesto che esce definitivamente dall’inchiesta “Dirty business” su una serie di incidenti e certificati medici ritenuti fasulli 

Appurata l’estraneità ai fatti per i quali era stata sottoposta ad indagine, la Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha richiesto l’archiviazione della posizione dell’avvocato Stefania Sesto, richiesta accolta dal giudice delle indagini preliminari con decreto di archiviazione del 14 settembre 2017.

Fuori dall’inchiesta. Niente più ombre, dunque, sulla posizione dell’avvocato Sesto, che esce definitivamente dall’inchiesta “Dirty business”, che ruota attorno ad una serie di incidenti e certificati medici ritenuti fasulli e prodotti per ottenere risarcimenti non spettanti. Avviata nel novembre del 2015 con la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari, l’inchiesta vedeva coinvolta anche l’avvocato Sesto, nei cui confronti era ipotizzato un solo fatto di reato, consistente nel fraudolento danneggiamento di beni assicurati, in concorso con altri. Per chiarire la propria posizione e l’estraneità all’ipotesi di reato, l’avvocato Sesto si è sottoposta ad interrogatorio dagli inquirenti, ai quali ha comunque dato atto di aver svolto ogni più minuzioso approfondimento istruttorio per l’accertamento dei fatti.
Il provvedimento di archivazione emesso dal GIP riscatta pienamente l’immagine e la professionalità dell’avvocato Sesto, difesa dai colleghi avvocati Giovanni Vecchio e Rosaria Barbuto, confermandone l’innocenza e la correttezza anche agli occhi dei colleghi ed amici.

Il processo prosegue. Definita la posizione dell’avvocato Sesto, nonché di Francesco Stagno, 69 anni, di San Calogero e Francescantonio Preiti, 69 anni, di San Calogero, che pure escono definitivamente dal processo, il pubblico ministero Concettina Iannazzo ha chiesto il rinvio a giudizio dei 65 indagati; il giudice dell’udienza preliminare, Lorenzo Barracco, ha accolto la richiesta e fissato la prima udienza per il 25 gennaio del prossimo anno. 

Più informazioni