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Renzi in tour per la Calabria, tappa anche a Capo Vaticano. Pd in festa, la destra all’attacco

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Umori contrapposti a poche ore dall’arrivo nel centro della Costa tirrenica vibonese dell’ex premier

Che Matteo Renzi, dopo Silvio Berlusconi sia stato il personaggio capace di far discutere e dividere maggiormente i cittadini su di sé ormai esistono pochi dubbi. Così, anche nel giorno della visita del segretario del Partito democratico a Ricadi, gli stati d’animo sono contrapposti. Per qualcuno, l’arrivo dell’ex premier è un segnale di attenzione, per altri una delle tante passerelle. In realtà, per Renzi come per altri prima di lui, improvvisamente gli amministratori si sono mobilitati. E questo ha creato reazioni a catena di chi sta dall’altra parte della barricata. Inutile rimarcare che nel Pd si respira aria di festa. “La tappa di Ricadi – si chiarisce in una nota congiunta della Federazione provinciale del Pd e dei Giovani democratici – conferma l’attenzione del Partito democratico ai territori ed al Sud in particolare. Gli impegni presi dal governo, finalmente sono al centro di una visione complessiva per lo sviluppo del paese”. Ovviamente, diversi nodi restano al pettine. E lo stesso Pd non li elude, anzi li sottolinea. Tra gli altri, “l’istruzione, la formazione, l’occupazione e la formazione”. Clima di giubilo anche a Ricadi e Capo Vaticano, dove si attende con ansia e trepidazione l’arrivo del leader dei democratici.

“Apprendo dalla stampa – spiega invece Lo Bianco coordinatore cittadino di FdI– che l’intero Circolo del Pd di Ricadi sprizza euforia e grande gioia per essere riuscito ad inserire una tappa del viaggio di Renzi all’interno del proprio Comune” e prosegue: “Leggo inoltre che da circa tre anni, Ricadi è diventata meta di esponenti politici di spicco della scena nazionale ed internazionale: l’on.le Roberto Speranza e l’on.le Lorenzo Guerini”. A questo punto, quindi, l’esponente di FdI si domanda: “Ma tutte queste visite illustri, oltre ad effettuare passerelle elettorali per politici locali, cosa hanno fatto?”. Una domanda retorica, a quanto pare, considerato che Lo Bianco si risponde da solo: “Nel periodo estivo troviamo migliaia di turisti che sono costretti a convivere con una realtà quantomai negativa, considerando erbacce e strade fatiscenti, per non parlare della situazione della stessa stazione”. C’è un altro dubbio, poi, che attanaglia Lo Bianco e riguarda la scelta del mezzo utilizzato da Renzi: “Come mai per questo “giro turistico di Renzi”, non è stata utilizzata l’autostrada da loro stessi inaugurata?”

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