Cultura & Spettacolo

Nazzareno Cremona, il capitano di Ungaretti ricordato a Vibo (FOTO)

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L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale ViboInsieme, dal centro di Aggregazione sociale, dall’Asi e dal Convitto Filangieri

di AURORA LA ROCCA

Un popolo ha sempre bisogno di eroi,, nessuno può illudersi di potere farne a meno. Ancora oggi le gesta e i sacrifici di tanti giovani caduti nella Grande Guerra di inizio novecento possono essere di esempio per le giovani generazioni, ma anche simbolo della libertà conquistata. In poche parole questo il senso della relazione dello storico Saverio Di Bella, nella celebrazione per il centenario della morte di Nazzareno Cremona, caduto a Okroglo, sul Carso, il 27 agosto 1917.

Il Capitano vibonese tanto amato da Giuseppe Ungaretti è stato ricordato nel corso di una cerimonia seguita da un convegno che più di una commemorazione è stata una riscoperta di valori umani. L’evento organizzato dalla associazione storico culturale ViboInsieme, Centro Aggregazione Sociale, Asi e Convitto Nazionale Filangieri, si è svolto a Vibo Valentia nell’auditorium di quest’ultimo istituto che lo ebbe come studente giovinetto (allora era il Reale Liceo), come tanti altri periti tra il 1915 e il 1918.

Prima del convegno, sulla gradinata di ingresso del santuario di Santa Maria degli Angeli, si è svolta la cerimonia solenne di deposizione di una corona d’alloro alla statura dell’angelo sulla sinistra dell’edificio, dove è impresso il nome di Cremona. A deporre la corona sono stati i soci del Centro di Aggregazione Sociale, Fernando La Rocca e Aurelio Valenzise, al suono del silenzio, del giovane e bravo trombettista Franco Umberto, dopo la benedizione di don Enzo Varone, alla presenza di numerosi cittadini e autorità civili e militari.
A portare i saluti sono stati subito dopo il rettore Alberto Capria, la presidente di ViboInsieme Donatella Fazio, il vicepresidente della Provincia Alfredo Lo Bianco, gli assessori Katia Franzè e Silvia Riga, in rappresentanza del Comune. Moderatore e conduttore della serata è stato Michele La Rocca che in apertura ha sottolineato il grande lavoro di sinergia per questa celebrazione.

Donatella Fazio ha ricordato le tante iniziative per la città da parte del sodalizio da lei presieduto, tra cui la richiesta di intitolazione della villa comunale all’eroe monteleonese. Ha ringraziato la famiglia di Felice Muscaglione, presente all’incontro, colui che ha riscoperto i legame tra la poesia di Ungaretti e Cremona. Tra un intervento e l’altro il duo Maurizio Camillò – Totò Valenzise ha “rispolverato”, reinterpretandole magistralmente le canzoni militari, dal Piave a Bella addio, con in mezzo O’ Sordatu Nnamuratu, in una versione struggente e meno canzonettistica di quanto siamo abituati a sentire.

La relazione del professore Di Bella è servita a richiamare l’attenzione su un periodo storico importante, da cui è iniziata la strada verso la libertà del nostro Paese, grazie ai sacrifici di tanti – molti meridionali – partiti al fronte con la quasi certezza di non tornare.
Con lo scultore Antonio La Gamba è stato presentato, quindi, il bozzetto del monumento a Nazzareno Cremona che dovrebbe essere collocato all’ingresso della villa comunale. In questo senso si è fatto appello all’amministrazione comunale e provinciale a sostenere questo progetto. Una serata per riflettere e per ricordare che non resterà unica, perchè il mondo e l’Italia, ed anche Vibo, hanno ancora bisogno di eroi e del loro esempio.

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