Cronaca

Sgarbi e Woodcock verso la conciliazione. Possibile la remissione di querela (VIDEO)

v-sgarbi.jpg

Lo hanno confermato il pubblico ministero di udienza, contattato direttamente dal magistrato e l’avvocato Enzo De Caro, difensore di Sgarbi

“Il comportamento di Sgarbi non è stato antigiuridico, ma rientra nel diritto di critica che un personaggio riconosciuto in tutto il mondo come lui poteva permettersi. Ha sicuramente trasmodato, ma senza la volontà di offendere. Bisogna andare a monte delle dichiarazioni fatte da Sgarbi durante la trasmissione televisiva in cui accusava Woodcock di fare tante inchieste a spese dello Stato”. Una lunga dichiarazione rilasciata alla stampa dall’avvocato Enzo De Caro, difensore di Vittorio Sgarbi, insieme a Gianpaolo Cicconi del Foro di Roma, nell’ambito del processo che vede il critico d’arte imputato per “diffamazione pluriaggravata” nei confronti del pm Henry John Woodcock all’epoca dei fatti in servizio a Potenza. In particolare Sgarbi avrebbe offeso l’onore e il decoro del magistrato durante la trasmissione televisiva l’Arena di Giletti in onda nel primo pomeriggio di domenica su Rai 1. 

Davanti al giudice del Tribunale monocratico di Catanzaro Tiziana Macrì a prendere la parola è stato Claudio Ciampini, del Reparto investigazioni scientifiche di Messina, che ha riferito di aver visionato il filmato della durata di un’ora e mezza del programma L’Arena dove venivano riportate le frasi offensive di Sgarbi. Il Tribunale ha acquisito la trascrizione della trasmissione. Si è atteso per circa un’ora l’altro teste del pm citato per la giornata odierna che era proprio Woodcock, il quale ha telefonato al pm di udienza Debora Rizza per comunicare che non sarebbe venuto in udienza perchè è stato raggiunto un accordo transattivo con lo stesso Vittorio Sgarbi, con la conseguente remissione di querela. Il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo 13 novembre per avere l’ufficialità della soluzione trovata tra le parti.   

Le parole diffamanti. “Allora – disse Sgarbi commentando l’attività professionale svolta da Woodcock, ed in particolare alcune tra le sue più note inchieste, che cosa, che mestiere fa… Corona… Corona è il garante della privacy, questa è la sua funzione. Una funzione totalmente positiva. Chi lo ha ridotto nello stato in cui è? Un magistrato che si chiama Woodcock, esibizionista, pericoloso e Corona mancato. Il processo contro Corona è come quello contro Vittorio Emanuele – aggiunse Sgarbi -, inventato da uno che si annoiava a Potenza. Potenza della noia… Questo ha convocato Flavia Vento, Totti, si annoiava a Potenza e ha cominciato con Corona. Ha fatto fare 20 ore di automobile, pagata da me, a Vittorio Emanuele per essere prosciolto. E’ un Corona mancato… Un processo ridicolo che costa soldi allo Stato per la vana gloria di un magistrato… ma che vuole processare. Deve tornare a casa, deve tornare a casa. Altro che!”.

I vip ammessi come testi.  Vittorio Emanuele di Savoia, Fabrizio Corona, Elisabetta Gregoraci, Flavio Briatore, Francesco Totti, Flavia Vento, Massimo Giletti, Klaus Davi e Alba Parietti citati in qualità di testi della difesa e ammessi dal giudice del Tribunale monocratico potrebbero a questo punto non presentarsi più in Aula qualora il tentativo di conciliazione andasse in porto come confermato alla stampa dall’avvocato Enzo De Caro al termine dell’udienza. (ga.pa.)