Cronaca

L’ombra della ‘ndrangheta nei business dei migranti, Bova: “Quadro preoccupante”

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Il presidente della Commissione regionale anti-ndrangheta condivide la linea del ministro Minniti su un nuovo modello di gestione dell’accoglienza

“Quanto sta emergendo dai provvedimenti della Prefettura di Catanzaro e di quella di Vibo Valentia, dopo quanto già emerso nel corso dell’inchiesta “Jonny”, è un quadro preoccupante”. E’ quanto dichiarato dal presidente della Commissione anti-ndrangheta in Consiglio regionale, Arturo Bova, intervenuto da Zurigo dove si trova perché invitato dal Pd Svizzera per discutere della ‘ndrangheta nel Paese elvetico.

Modello Minniti. “Condivido in pieno – ha affermato – le parole del ministro Minniti: il modello dei Centri di Accoglienza presta, inevitabilmente, il fianco alla possibilità concreta che nel sistema di gestione dei migranti di infiltrino gli interessi criminali delle cosche di ‘ndrangheta. Le inchieste dicono anche che quando ciò avviene c’è una pericolosa responsabilità della politica. Ben venga, quindi, un nuovo modello di gestione dei migranti nel nostro Paese, un modello basato su accoglienza e integrazione diffuse sul territorio”.

Modello Riace. Arturo Bova invita seguire ciò che sta avvenendo a Riace, modello di eccellenza per l’integrazione dei migranti nelle comunità. “Un po’ com’è avvenuto a Riace grazie al sindaco Mimmo Lucano: sono felice che tanti sindaci calabresi abbiano dato disponibilità a dare vita a progetti Sprar nei loro Comuni. La nostra regione è terra ospitale. Quanto alle infiltrazioni criminali nell’attuale sistema di gestione dei migranti, invece, ritengo necessario che la Commissione che mi onoro di presiedere possa occuparsi quanto prima degli aspetti politici della vicenda, analizzando i fatti e portando in Consiglio regionale proposte e soluzioni che possano contribuire ad evitare ingerenze criminali in un tema così delicato e importante”.

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