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L’INTERVENTO | Venti di bora sul Pd a Vibo, Soriano infierisce: “La fuga dei consiglieri non è finita”

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Pesanti attacchi del segretario di circolo nei confronti dell’attuale classe dirigente: “Sta producendo soltanto lacerazioni e divisioni. Si facciano da parte”

di STEFANO SORIANO*

“I recenti sviluppi della situazione politica locale mi impongono, dopo diversi mesi di silenzio, una riflessione a voce alta. La fuoriuscita da ultimo, dell’Avv. Nuccio Falduto, dal gruppo consiliare del Partito Democratico non può lasciarmi indifferente perché giunge dopo altri abbandoni avvenuti nell’ultimo anno da parte dei consiglieri Lo Schiavo, Tomaino e Pileggi.

Senza voler andare di molto indietro nel passato mi preme ricordare e rivendicare con orgoglio tutto il lavoro fatto dal Partito Democratico di Vibo Valentia negli ultimi anni. Lavoro che ha portato un gruppo dirigente nuovo a costruire un partito che ha saputo dimostrare fino ad un certo punto di non essere subalterno a nessuno nella politica locale e regionale ed anzi capace di lanciare la sfida all’interno del partito rivendicando con diritto il ruolo della città do Vibo Valentia e dei suoi dirigenti negli organismi del partito e non solo di quello.

Il lavoro che ci ha visto fino alle elezioni comunali uniti verso l’obiettivo comune, che era quello di riconquistare e governare la città capoluogo, è andato perduto a causa della necessità di una componente del Partito di affermare con la forza e la prepotenza un predominio territoriale fine a se stesso come un po’ tutta la politica degli ultimi anni fatta da una ben identificata anima del Pd che fa riferimento al nostro deputato con le sue diramazioni territoriali vibonesi.

Subito dopo quella sconfitta ricordo che si tentò ugualmente di continuare quel lavoro e si giunse non senza difficoltà ed opposizioni interne alla costituzione di un gruppo consiliare unico formato da ben 11 consiglieri. Da subito, tuttavia, iniziarono le lotte interne che videro una parte del gruppo consiliare protagonista di scelte etero dirette che comportarono dapprima la sostituzione del capogruppo (per errori commessi un pò da tutti) e successivamente l’inizio della battaglia verso la segreteria da me diretta, battaglia che ha portato semplicemente ad un indebolimento dell’azione politica di opposizione sia del gruppo consiliare che del partito e gradualmente ad una fuga dal Pd di diversi consiglieri che è culminata, ma purtroppo non terminata, con la fuoriuscita dal gruppo Pd dell’Avv. Nuccio Falduto, le cui motivazioni mi lasciano comunque più di un dubbio.

Ora il tempo dei bilanci credo che sia arrivato e senza risparmiare nessuno, neanche il sottoscritto, ritengo che l’azione politica condotta da chi dirige o crede di dirigere il partito democratico in questo momento abbia condotto solo a divisioni e lacerazioni in quanto la prepotenza con la quale si cerca in ogni contesto di sopraffare chi non è d’accordo con la linea del capo è disarmante ed oggi raccoglie frutti amari.
Un Pd a Vibo che invece di attrarre chi vede nell’Amministrazione Costa un fallimento lo allontana, un Pd che non è di certo il mio, non è quello che ho cercato con ogni risorsa di costruire in modo plurale, inclusivo ed aperto a tutti.

Oggi ritengo che chi ha sbagliato debba fare un passo indietro o di lato(come preferite) ed invece di continuare a discutere di congressi che, cosi costruiti alimenteranno solo ulteriori distacchi ed abbandoni, debba capire se l’interesse ad attaccare figurine su un album sempre più povero sia preminente rispetto a quello di costruire un partito forte che finalmente si proponga come opposizione a questa fallimentare amministrazione. Dopo aver effettuato la scelta ritengo che questi compagni debbano giustificarla ai cittadini che sono sempre più bisognosi di risposte concrete.
Personalmente sin da oggi avvierò una riflessione che vedremo dove mi porterà.

*Segretario di circolo del Pd a Vibo

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