Politica

Nuovi ospedali, querelle su commissione d’inchiesta e “Infrastrutture lombarde”

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Botta e risposta a distanza tra il consigliere regionale Carlo Guccione e il sottosegretario Antonio Gentile

“Nell’ultima riunione della commissione Sanità del consiglio regionale della Calabria è stato affrontato il tema della realizzazione dei tre nuovi ospedali della Sibaritide, Vibo Valentia e Gioia Tauro. Ad almeno 10 anni dall’avvio dell’iter per la loro realizzazione ancora non si è riusciti a posare nemmeno la prima pietra. Accanto alla necessità – abbiamo ribadito durante la riunione della commissione Sanità – di mettere in atto un vero e proprio cronoprogramma in grado di sbloccare l’iter realizzativo, va fatta chiarezza sulle responsabilità del mancato avvio dei lavori e della mancata utilizzazione dei circa 500 milioni di euro”. È quanto afferma Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito democratico.

Commissione d’inchiesta. “Ben venga la commissione di inchiesta – ha sostenuto Carlo Guccione – sui tre ospedali di Vibo, Sibaritide e Gioia Tauro chiesta dal sottosegretario Antonio Gentile. Si faccia luce rapidamente e con trasparenza affinché i calabresi sappiano il perché e chi ha impedito che ad oggi i lavori partissero. E si faccia luce sul ruolo avuto in Calabria da lnfrastrutture Lombarde spa società partecipata della Regione Lombardia che ha curato, in virtù di una convenzione con la Regione Calabria, la gestione e la progettazione, tra l’altro, della predisposizione della gara per la realizzazione dei tre ospedali calabresi. Non è un caso che, nella passata legislatura, abbiamo più volte chiesto quali fossero i rapporti che Infrastrutture lombarde e Kpmg hanno intrattenuto e intrattengono ancora nel settore della sanità nella nostra regione. La verità deve venire a galla. Perché si tratta di soldi già spesi e non si sa dove, quando invece dovevano essere impiegati per la salute dei cittadini. Ritengo opportuno che il consiglio regionale debba essere la sede in cui il presidente della giunta regionale, attraverso un’informativa dettagliata, possa aprire un dibattito e pervenire a delle determinazioni chiare in merito a questa controversa vicenda che fino ad oggi ha penalizzato la Calabria e i calabresi”.

L’osservazione.  A stretto giro di posta la replica del sottosegretario Antonio Gentile: “Siamo proprio sicuri che alla Regione convenga aprire un contenzioso con Infrastrutture Lombarde sulla progettazione degli ospedali di Sibari, Vibo Valentia e Gioia Tauro-Palmi? La Calabria può permettersi il lusso di perdere questi cospicui finanziamenti?”

Il paradosso. Il problema, secondo Gentile, è che la Regione farebbe causa a se stessa. “I tre progetti sono stati redatti dalla Struttura tecnica regionale – osserva il sottosegretario –. Successivamente, le ditte partecipanti alla procedura di gara hanno prodotto i progetti definitivi. Dunque, senza alcuno spirito polemico, vorrei porle alcuni quesiti. Il primo quesito è questo: “Infrastrutture Lombarde spa ha mai scelto i siti o li ha scelti la Struttura tecnica regionale?”. Appare strano, infatti, che a contestare i progetti preliminari delle strutture ospedaliere non siano le ditte aggiudicatarie delle concessioni ma la stessa Regione Calabria, che, a suo tempo, aveva redatto i medesimi progetti”. Il senatore spiega, dunque che «il sempre annunciato, e mai realizzato, avvio dei lavori non può, a mio giudizio, essere addebitato a soggetti terzi ma all’incapacità delle strutture regionali che hanno seguito l’iter procedurale”.
È in questo senso che l’atteggiamento della giunta regionale appare “contraddittorio” e potrebbe anche verificarsi che le ditte aggiudicatarie della concessione, non in grado fino ad oggi di avviare i lavori, potrebbero scaricare le loro inadempienze ed avviare a loro volta, un’azione risarcitoria nei confronti della Regione Calabria”.