Cronaca

Incidente mortale sull’A2, ad uccidere la donna di Vibo un marocchino ubriaco e recidivo (VIDEO)

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Il 35enne stava percorrendo a tutta velocità l’autostrada. Arrestato dalla polizia per omicidio stradale e guidata sotto l’effetto dell’alcol

Era ubriaco, I. R., il 35enne originario del Marocco, che ha violentemente tamponato nella serata di ieri l’Opel sulla quale viaggiava Rita Ramondino, la donna di 67 anni di Vibo, deceduta praticamente sul colpo a causa delle ferite riportate nel grave incidente avvenuto lungo l’A2 Salerno-Reggio Calabria, tra gli svincoli di Altilia e di San Mango d’Aquino. Il 35enne è stato sottoposto ripetutamente alle prove con elitometro dalle quali è emerso il persistente stato di alterazione. Così il marocchino è stato dichiarato in arresto con l’accusa di omicidio stradale.

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La dinamica dell’incidente. Il grave sinistro stradale si è verificato iall’altezza del Comune di Martirano Lombardo. Secondo la ricostruzione della polizia, l’Opel Vectra sulla quale viaggiava il 35enne originario del Marocco tamponava violentemente l’autovettura che la precedeva causando il decesso sul colpo di Rita Ramondino, nonché lesioni agli altri tre occupanti e danni ad altri due veicoli. “Le pattuglie della polizia stradale intervenute in breve tempo sul luogo dell’incidente ravvisavano – si legge in una nota della Questura di Catanzaro – sin da subito il palese stato di alterazione psicofisico del conducente dell’Opel Vectra che risultava positivo al controllo della prova alcoolemica. Dalla ricostruzione inequivocabile della dinamica dell’accaduto, si appurava l’elevata velocità di marcia della Vectra e il mancato controllo del mezzo da parte di I.R., anche come conseguenza della guida in stato di ebrezza”. 

Recidivo. In seguito ad ulteriori accertamenti, gli agenti della polizia stradale appuravano che l’uomo era recidivo in quanto già in precedenza aveva commesso gli stessi reati. Il marocchino è stato dichiarato in arresto con l’accusa di omicidio stradale e guida sotto l’effetto dell’alcool.  Al termine degli accertamenti i veicoli direttamente coinvolti nel sinistro venivano sottoposti a sequestro penale ed affidati in custodia giudiziale a una ditta di soccorso stradale.

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