Cronaca

Insegnante aggredito nel cortile del Liceo Rechichi, colpito alla testa da ignoti

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Ieri mattina la brutale aggressione davanti alla quale la scuola si è mobilitata. La dirigente Morabito: questa scuola presidio di legalità

Non si conoscono ancora i motivi dell’aggressione, né il volto e il nome di chi ha colpito. C’è solo una certezza a Cinquefrondi e, ossia, che alla violenza la scuola non ha intenzione di piegarsi. C’è voglia di verità, di capire insomma. Una voglia che si mescola all’amarezza e all’incredulità per un gesto davanti al quale non sanno darsi una spiegazione docenti, studenti e tutto il personale del Liceo ‘Rechichi’. Esprimono la loro vicinanza al docente aggredito nel cortile dell’Istituto – ieri mattina dopo essere stato colpito alla testa da ignoti è stato trasportato all’ospedale di Polistena – un musicista e insegnante che gode di grande stima e affetto da parte di tutto il personale. Un gesto che stigmatizzano, davanti al quale esprimono il loro disappunto. Alla violenza dicono no, e lo gridano ancora più forte perché quella violenza si è consumata in una scuola, centro di crescita, riferimento per i giovani ai quali si vuole insegnare che un futuro è possibile e che in quel futuro non deve esserci spazio per la violenza.

La solidarietà. Vicinanza all’insegnante per la brutale aggressione ha espresso, in particolare, il dirigente scolastico, Francesca Maria Morabito, “siamo vicini al nostro professore, musicista di valore e stimato collega e siamo certi che il vile gesto non ne frenerà la passione e l’impegno con i quali, da diversi anni ormai, segue i nostri studenti dell’istituto di Cinquefrondi”. Quindi, il ringraziamento “al personale medico e alle forze dell’ordine per il pronto intervento in soccorso del docente” e l’auspicio che presto possa essere fatta luce sull’accaduto, nella consapevolezza che “il Liceo ‘Rechichi’ rimane un’istituzione a presidio della legalità sul territorio e pronta a difendere i valori del bene comune, dell’onestà e della rettitudine”.

Le indagini. In tal senso, ad avviare le indagini sono stati i carabinieri che stanno cercando di acquisire tutti gli elementi utili per risalire agli autori dell’aggressione. Nel frattempo, comunque, nei prossimi giorni sarà organizzata una manifestazione di solidarietà aperta alla cittadinanza e alle istituzioni.