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Seconda Zes in Calabria, i quattro sindaci “chiamano” Oliverio e Gentile

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I primi cittadini hanno sviluppato questa strategia insieme ai consiglieri regionali Wanda Ferro e Mimmo Tallini di Forza Italia, Arturo Bova del Pd

Sono il presidente della Regione Mario Oliverio e il sottosegretario Antonio Gentile gli interlocutore individuati per sbloccare la partita sull’istituzione della seconda Zona economica speciale (Zes) in Calabria, dopo quella di Gioia Tauro. La designazione è stata decisa nell’incontro tenuto tra il sindaci Sergio Abramo e Paolo Moscato. I loro colleghi Ugo Pugliese e Elio Costa erano assenti al vertice per problemi personali.

Nuova strategia I quattro sindaci delle grandi città dell’area centrale hanno sviluppato questa strategia insieme a alcuni consiglieri regionali, Wanda Ferro e Mimmo Tallini di Forza Italia, Arturo Bova del Pd. Gli ostacoli procedurali per l’istituzione di una seconda ZES in Calabria dopo quella di Gioia Tauro possono essere superati con un’interpretazione meno rigorosa del Decreto Sud.

La mediazione Il consigliere regionale Arturo Bova, sostenendo la tesi che solo una modifica del regolamento sui requisiti delle Zes legate alla portualità può sbloccare la situazione, si è proposto come promotore di un incontro con il Governatore Oliverio, che potrebbe tenersi nei prossimi giorni. Abramo e Mascaro hanno insistito sull’alta valenza della seconda Zes nell’area centrale che potrebbe attrarre notevoli investimenti italiani ed esteri nelle aree industriali e produttive delle tre province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Per i consiglieri regionali Ferro e Tallini, questa non è una battaglia di schieramento e meno che meno campanilistica. Sia il presidente Oliverio, hanno detto entrambi, a guidare questo processo che deve trovare una forte spinta unitaria in tutte le forze politiche rappresentate in Regione.