Emergenza sicurezza… nella Questura di Catanzaro. La denuncia del Coisp

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Domenica l’unico operatore di Polizia addetto all’ingresso principale è stato aggredito da una persona munita di un paio di forbici

Emergenza sicurezza. E non in un posto qualsiasi, ma nella Questura di Catanzaro. A denunciarlo è il Coisp che punta il dito contro il Questore, denunciando il “gravissimo episodio” che si è verificato domenica mattina. In particolare, spiega Massimo Arcuri, segretario provinciale di Catanzaro del Coisp – il “presso il Corpo di Guardia della Questura catanzarese, si è sfiorata la tragedia. L’unico operatore di Polizia addetto all’ingresso principale – fa sapere – ha subito un’aggressione da parte di una persona munita di un paio di forbici, intenzionata a privarlo dell’arma in dotazione. Un fatto preoccupante, insomma, per il Sindacato indipendente di Polizia, e “solo grazie alla professionalità del collega – prosegue Arcuri -, al quale va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, è stato possibile evitare conseguenze più gravi per l’integrità del Poliziotto. Ciò che più sconvolge – chiosa – non è tanto il fatto che come poliziotti siamo esposti anche nelle domeniche mattina alle violenze di pazzi e criminali, ma l’assoluta e vergognosa insensibilità dimostrata, nei fatti, dal Questore Di Ruocco alla quale il Coisp più volte ha denunciato l’inadeguatezza del Corpo di Guardia della Questura, sia dal punto di vista della sicurezza dei luoghi sia, soprattutto, dal punto di vista della sicurezza dei poliziotti”.

Il caso. In tal senso, il segretario del Coisp spiega come non sia possibile “che la vigilanza di un’Istituzione primaria sia affidata ad una singola persona che ha il compito di assicurare la vigilanza di vari plessi dislocati nel centro cittadino, limitrofi al plesso di piazzale Le Pera, e che per andare in bagno deve chiedere il “cambio al volo” ad un collega che passa per puro caso o addirittura ai colleghi della Volante impegnati nel controllo del territorio. Decisamente assurdo! Abbiamo ancora nelle orecchie le commoventi frasi che il Questore Di Ruocco ha esternato in occasione del “Family Day”, di qualche giorno addietro, con le quali amplificava all’opinione pubblica il concetto di “Famiglia Polizia”, un concetto che resta per l’Amministrazione completamente astratto, vuoto, privo di contenuti e, soprattutto, ipocrita”. Da qui, l’appello di Arcuri: che chiede al Questore di “rispettare i poliziotti, dai colleghi ultimi arrivati sino ai Funzionari di ogni Ufficio, con atti concreti e non con proclami da telenovela. Sulle continue mancanze di rispetto, che non sono solo quelle sino ad ora evidenziate – conclude Massimo Arcuri – il Coisp attuerà iniziative nei vari Uffici di Polizia con assemblee e contestuali denunce all’opinione pubblica”.