Economia & Società

Lamezia e Gioia Tauro saranno sommerse dalle acque entro la fine del secolo

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Gli esperti di geomorfologia parlano di un aumento del livello delle acque fino ad un metro e mezzo in almeno 33 punti sensibili del paese

Per gli esperti non ci sono dubbi. I geologi che studiano la morfologia della terra fanno scattare l’allarme. E quelle che fino a qualche tempo addietro erano semplici supposizioni, diventano realtà: entro la fine di questo secolo, il livello del mare potrebbe aumentare da 30 centimetri fino ad un metro e mezzo in alcune aree che il Corriere della Sera definisce sensibili.

In tutto sono 33 zone del paese. In Calabria ne vengono indicate 2: Il golfo di Sant’Eufemia e la piana di Gioia Tauro. Gli studiosi hanno mostrato i risultati delle loro ricerche nei giorni scorsi a Taranto cercando di spiegare il fenomeno. “Le precipitazioni intense sono sempre più concentrate amplificando l’effetto delle mareggiate – spiegano -, così sulle coste si scarica l’energia del sistema marino e di quello continentale. E ciò determina alluvioni e inondazioni». Quindi il pericolo non viene solo dagli tsunami, che nei nostri mari sono piuttosto rari, ma risultano essere pericolose anche gli effetti delle ondate. Tra le cause scioglimento dei ghiacci, riscaldamento superficiale, movimenti tettonici e non ultime le attività umane, come l’estrazione di gas o il prelievo di acqua.
Non solo scenari apocalittici ma anche soluzioni. Sempre nella giornata di ieri, come viene raccontato da Corriere.it, è stato anche presentano un nuovo strumento che permetterà di monitorare e controllare il territorio marino e costiero. Si chiama “Start”, acronimo di Sistemi di rapid mapping e controllo del territorio costiero e marino. Un progetto che non ha eguali al mondo e che è stato presentato ufficialmente ieri e che permetterà di «definire in tempo reale l’impatto di una mareggiata eccezionale e costruire scenari verosimili”.