Politica

Seconda Zes, non invitata al “tavolo” Vibo prova ad… accodarsi

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La Giunta ha dato mandato al sindaco di richiedere al presidente della Regione Calabria che venga inclusa nell’area facente capo ai comuni di Catanzaro, Lamezia, Crotone

Catanzaro, Lamezia e Crotone si erano organizzate da tempo e con una sigla già pronta la loro lettera l’avevano indirizzata al presidente della Regione Calabria. Perchè Zona economica speciale significa sviluppo e, soprattutto, rappresenta un’opportunità. Opportunità per cui Catanzaro, Lamezia e Crotone lo scorso 6 settembre ci “provavano”, ritenendo che oltre Gioia Tauro anche la zona centrale calabrese potesse avere una chance. Naturalmente, dal “gioco” era stata esclusa Vibo, nè Vibo aveva fatto nulla per essere invitata.

La delibera. Scattata la polemica, però, la Giunta guidata dal sindaco Elio Costa ha deciso di muoversi. Ed è infatti, del 9 settembre – quindi tre giorni dopo che la lettera degli altri comuni era già in mano al governatore Oliverio – la delibera dell’esecutivo di “dare mandato al Sindaco di richiedere al Presidente della Regione Calabria che venga riconosciuto il territorio di Vibo Valentia come Zes, ovvero che venga inclusa nell’area facente capo ai comuni di Catanzaro, Lamezia Terme, Crotone”.

I passaggi. Nel provvedimento si ripercorrono le tappe: dalla legge alle agevolazioni che la Zes comporta. Quindi, è sulle “peculiarità” di Vibo che ci si sofferma: “L’area di Vibo Valentia – si legge – dotata di uno dei maggiori porti della fascia tirrenica calabrese attorno al quale si sviluppano diverse attività economiche e produttive, possiede tutte le risorse per la creazione di una Zona economica speciale che, insieme ai comuni di Catanzaro, Lamezia Terme e Crotone, investirebbe tutta la zona centrale della Calabria corrispondente sostanzialmente all’ex Provincia di Catanzaro”. Da qui, la decisione dell’esecutivo di dare mandato al sindaco “in quanto una Zes nella zona centrale della Calabria sarebbe strategica per lo sviluppo dell’intera Regione, includendo nella stessa area oltre che l’Aeroporto di Lamezia Terme, anche il Polo direzionale di Catanzaro e i porti di Crotone e Vibo Valentia”. Tentativo di accodarsi? Chissà, comunque, almeno a provarci, meglio tardi che mai…

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