Economia & Società

Diritto allo studio negato ad una 14enne cieca, Marziale riceve l’associazione

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Il Garante per l’Infanzia ha ascoltato il sodalizio che ha denunciato il caso e ha fissato già una audizione con Miur, dell’Usr, scuola, amministrazione provinciale e regionale

L’aveva annunciato nei giorni scorsi che sul caso sarebbe andato a fondo. E così, dopo aver contattato l’associazione, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha ricevuto a Palazzo Campanella una delegazione di ‘Io vedo con le mani’ di Vibo Valentia che aveva denunciato carenze nei servizi di assistenza dovuti ad una adolescente ipovedente. Una ragazza cieca che da dieci anni “lotta” contro burocrazia e inefficienze, per vedersi riconosciuto il diritto allo studio. Perché nonostante nel 2015 ci sia stata anche una sentenza del Tar, anche quest’anno al suono della campanella in classe la 14enne non ha trovato né i libri in braille né i docenti di sostegno specializzati.

Il garante. “Si tratta – ricorda in tal senso Marziale – di una vicenda lunga dieci anni, caratterizzata da mancate risposte o risposte del tutto inadeguate ai bisogni specialistici della studentessa, inadempienze e rimbalzi di responsabilità e ciò nonostante pronunciamenti in sede giudiziaria che avrebbero dovuto obbligare gli attori istituzionali ad agire di conseguenza. Pertanto – conclude il Garante – non intendendo contribuire a questo gioco lesivo degli interessi e della dignità di una adolescente che ha il diritto di essere seguita dallo Stato per come la sua condizione richiede, ho fissato una audizione con rappresentanze del Miur, dell’Ufficio Scolastico Regionale, della scuola locale, dell’amministrazione provinciale e di quella regionale, al fine di giungere ad una soluzione concreta, che non riguarda soltanto questa ragazza, bensì chissà quanti altri di cui l’associazione ‘Io vedo con le mani’ è portavoce”.

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