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Seconda Zes, Abramo contro il ministro De Vincenti: “In Molise sì, in Calabria no”

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Il sindaco di Catanzaro fa notare il diverso atteggiamento del Governo: “I porti di Termoli e Pescara non sono classificati ‘core’ ma vanno bene. Quelli di Crotone e Vibo no. Perché?”

“I porti di Termoli in Molise e di Pescara in Abruzzo, anche se non sono classificati ‘core’, vanno bene per la ZES, quelli di Crotone e Vibo Valentia no. Il ministro De Vincenti parla più lingue sullo stesso argomento. In Calabria è stato scettico sulla possibilità di istituire la ZES dell’Area Centrale proposta da Catanzaro, Crotone, Lamezia e Vibo Valentia. In Molise, appena qualche settimana fa, ha rassicurato tutti: i porti del Molise e dell’Abruzzo, che certo non fanno parte delle reti trans europee, rientreranno nella formulazione delle ZES. Dispiace dirlo, ma i presidenti di Abruzzo e Molise hanno dimostrato, al contrario del presidente Oliverio, di saper tirare fuori le unghie e di sapere difendere gli interessi dei loro territori, senza farsi scoraggiare da presunti ostacoli procedurali”. E’ quanto afferma il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che smentisce il presidente Oliverio sulla presunta assenza di requisiti dell’Area centrale della Calabria per l’ottenimento della seconda ZES.

vibo-marina“Forse io non saprò leggere le carte – afferma Abramo – ma il presidente Oliverio probabilmente non si accorge di quanto accade in Italia. Se si fosse informato, avrebbe sicuramente appreso che un emendamento al Decreto Sud ha praticamente spalancato le porte all’istituzione della ZES nel Basso Molise e specificatamente nell’area portuale di Termoli, consentendo l’associazione di due Regioni contigue per aggirare la norma che le aveva inizialmente escluse. Ma c’è di più. Il ministro De Vincenti, intervenendo lo scorso 4 settembre alla festa dell’Unità di Pescara, ha annunciato trionfalmente che il Governo ha già individuato le modalità che consentiranno all’Abruzzo e al Molise di avere una ZES che goda delle stesse caratteristiche dei porti con collegamento in rete. Siamo felici, come meridionali, per l’escamotage trovato per le due regioni, ma non possiamo certo accettare l’insopportabile balletto che punta a minare l’Area centrale della Calabria. Il presidente Oliverio prenda esempio dai suoi colleghi di Abruzzo e Molise, faccia la voce grossa con il Governo, ma soprattutto inserisca la seconda ZES, dopo quella primaria di Gioia Tauro che mai abbiamo messo in discussione, nella proposta che sottoporrà all’Esecutivo, chiedendo che nei decreti di attuazione venga individuato il meccanismo più opportuno. E’ solo una questione di volontà politica. Per quanto ci riguarda – conclude Abramo – non ci arrendiamo e non possiamo rinunciare in partenza alla possibilità di estendere ad una parte fondamentale del territorio calabrese i benefici previsti dal Decreto Sud. Benefici che produrrebbero investimenti, ricchezza e occupazione. Gli ostacoli procedurali, come dimostra l’esempio di Abruzzo e Molise, si possono superare”.