Cronaca

Narcotraffico nel Vibonese, la Cassazione dispone la scarcerazione di Galati

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Si tratta del 63enne di Mileto arrestato nell’ambito dell’operazione anti-droga Stammer perché ritenuto elemento di spicco del clan Galati-Pititto-Iannello

La quarta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio, accogliendo il ricorso dell’avvocato Giuseppe Bagnato, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Armando Galati, 63 anni di Mileto, disponendo per l’effetto l’immediata scarcerazione.

L’iter giudiziario. Galati era rimasto coinvolto e tratto in arresto nell’ambito dell’operazione anti-droga denominata “Stammer”, quale partecipe dell’associazione finalizzata al narcotraffico internazionale e, in particolare, come elemento di spicco del clan Galati-Pititto-Iannello che opera in Mileto. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro nel marzo scorso, su istanza dell’avvocato Giuseppe Bagnato aveva annullato il capo associativo, ma confermava la custodia cautelare in carcere perché riteneva Galati gravemente indiziato di concorso nella detenzione e cessione di 2,5 chili di cocaina, oggetto di sequestro a Palermo il 17 luglio del 2015. Il tutto secondo il riesame era aggravato dall’art. 80 ( ingente quantità ) e dall’art. 7 della legge 203 del 91, perché il Galati sarebbe pienamente inserito nelle consorterie criminali operanti sul territorio Vibonese. Da qui, il ricorso dell’avvocato Giuseppe Bagnato che ha discusso ieri dinanzi alla VI Sezione della Suprema Corte, chiedendo che l’ordinanza venisse annullata senza rinvio per una serie di argomentazioni giuridiche che dimostrano e comprovano l’assoluta estraneità ai fatti del Galati.

Scarcerato. La Corte Suprema ha accolto i rilievi dell’avvocato Giuseppe Bagnato disponendo l’annullamento senza rinvio dell’ordinanza e ordinando l’immediata liberazione. Così Galati ha lasciato il carcere di Vibo valentia, dove era detenuto.

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