Economia & Società

Un Centro per l’autismo a palazzo Di Leo: la Provincia assegna i locali

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La sede in via Fortunato era stata richiesta dall’associazione Nuovi orizzonti onlus

Via libera alla realizzazione di un centro per l’autismo a palazzo Di Leo. Questo quanto deliberato dal presidente della Provincia (n.85) lo scorso 14 settembre. In particolare, l’atto di indirizzo firmato da Andrea Niglia prevede che il centro sia ubicato nell’immobile della Provincia di via Fortunato, per come richiesto dall’associazione “Nuovi orizzonti onlus” che lo scorso giugno aveva chiesto l’assegnazione dei locali ubicati al quinto piano del palazzo e del terreno adiacente per realizzare un “Centro per l’autismo” quale servizio gratuito per le numerose famiglie presenti sul territorio. Sarà la stessa associazione – come si legge nel provvedimento – ad occuparsi dell’adeguamento dei locali e a prendersi carico e, in forma gratuita, del mantenimento dell’immobile “provvedendo alle pulizie sia dell’ingresso che dell’area verde, nonché della retrostante scala antincendio che, attualmente versano in uno stato di completo abbandono, prevedendo altresì di posizionare nell’area verde giochi ed attrattive per i ragazzi, non solo del centro, in sintonia con lo spirito dell’associazione che è quello dell’interazione sociale”. Da qui, la decisione della Provincia di accogliere la richiesta, precisando che il canone da applicare sarà “calcolato nel rispetto del regolamento disciplinante la concessione in uso di beni a terzi e delle locazioni passive”.

Infine, la decisione che gli “oneri a carico dell’associazione a scomputo del canone da applicare, consistono oltre che nell’adeguamento dei locali richiesti comprensivo della presentazione al Comune della documentazione necessaria per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, nel farsi carico delle spese relative alle utenze e alle opere necessarie per l’attivazione dei contratti di fornitura, nel garantire il servizio di pulizia nonché nei costi del contratto di manutenzione dell’ascensore”. Un utilizzo per sei anni quello previsto, rinnovabili di altri sei, previo accordo che ha ricevuto il via libera dal presidente della Provincia.

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