Cronaca

Rapine a Pizzo, svolta nelle indagini: fermati i tre presunti autori (FOTO-VIDEO)

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I carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Vibo hanno fatto luce sulle rapine commesse nell’Ufficio postale e in una tabaccheria del centro napitino

di MIMMO FAMULARO

Doveva essere la conferenza stampa di presentazione del nuovo comandante del Norm di Vibo, il Nucleo operativo radiomobile. Si è trasformata nel resoconto di una minuziosa attività investigativa che ha portato al fermo di tre persone, ritenute a vario titolo gli autori di due rapine e di una tentata rapina. Battesimo di fuoco, quindi, per il tenente Luca Domizi, 31 anni di Terni, che dallo scorso 4 settembre dirige il Norm del Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia. Appena arrivato in città ha dovuto mettersi subito all’opera. Con l’ausilio del comandante dell’Aliquota radiomobile, maresciallo Francesco Panei e la preziosa collaborazione dei militari della Stazione di Pizzo diretta dal maresciallo Carmine Cesa, ha chiuso il cerchio delle indagini identificando i presunti autori della rapina all’Ufficio postale e ad una tabaccheria di Pizzo. Due diverse rapine commesse distintamente da tre presunti rapinatori a poche ore di distanza l’una dall’altra. In manette sono quindi finiti Dario Mantino 26 anni di Vibo Valentia ma residente a Jonadi, Francesco Cortese 38 anni di Vibo Valentia e Paolo Pagano 40 anni di San Gregorio d’Ippona. Tutti già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici. 

Carabinieri Motorino-rubato-a-ViboLo scooter rubato. Dario Mantino e Francesco Cortese sono ritenuti dai carabinieri gli autori della rapina commessa all’Ufficio postale di Pizzo tra le 11 e le 11.30 dello scorso due settembre. Sono stati incastrati da uno scooter rubato e intercettato dai militari del Nucleo operativo radiomobile venerdì scorso in via Gagliardi, nel pressi della sede centrale delle Poste di Vibo Valentia (LEGGI QUI). E’ qui che i due presunti rapinatori sono stati fermati dai carabinieri e portati in caserma. All’interno del mezzo sono stati ritrovati delle calze da donna, due caschi e delle scarpe identiche a quelle utilizzate da chi ha commesso la rapina alle Poste di Pizzo. Dopo un’ulteriore perquisizione sono stati rinvenuti anche 100 grammi di hashish. Ironia della sorte lo scooter era stato rubato in via Vittorio Veneto, a pochi metri da dove è stato quindi ritrovato.

Francesco-Cortese

Francesco Cortese

Dario-Mantino

Dario Mantino

La rapina all’Ufficio postale di Pizzo. Si tratta dello stesso mezzo con il quale Mantino e Cortese avrebbero commesso la rapina a Pizzo e a certificarlo sono le immagini di videosorveglianza poste all’interno e all’esterno dei locali. I due avrebbero prima effettuato una ricognizione e poi, arma in pugno, sarebbero entrati nell’ufficio aggredendo il direttore e prelevando circa duemila euro. Quindi si sarebbero dileguati a bordo dello scooter utilizzando alcune vie secondarie. La minuziosa attività investigativa dei carabinieri è partita proprio dallo scooter arrivando alla svolta nel giro di pochi giorni. C’è un altro particolare al vaglio degli inquirenti: oltre alle calze, ai caschi e alle scarpe, nel ciclomotore è stato trovato anche un coltello da cucina. L’ipotesi investigativa è che, al momento del fermo, Cortese e Mantino stavano studiando un altro colpo e l’obiettivo poteva essere proprio l’Ufficio postale di Vibo Valentia.

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Paolo-Pagano

Paolo Pagano

La rapina in tabaccheria e il tentato furto al ristorante. Quasi contestualmente, i carabinieri hanno identificato un altro presunto rapinatore seriale. Si tratta di Paolo Pagano, 40 anni di San Gregorio d’Ippona, già sottoposto ad obbligo di dimora e di pernottamento notturno nel paese di residenza. Nonostante ciò, il 40enne pluripregiudicato è stato fermato ed arrestato dai militari del Norm a spasso per Vibo Valentia, proprio a due passi dal tribunale cittadino. Per gli inquirenti sarebbe l’autore della rapina nella tabaccheria a Pizzo commessa nel pomeriggio del due settembre, a poche ore da quella alle Poste. Secondo le ricostruzioni investigative, Pagano sarebbe entrato nel locale per giocare alle slot-machine e, successivamente, a volto scoperto avrebbe fatto irruzione prelevando circa 500 euro per poi fuggire in auto, non prima di aver rischiato di investire una delle due donne presenti all’interno della tabaccheria. Lo stesso Pagano è considerato l’autore del tentato furto della cassa all’interno del ristorante Hole Boop di Pizzo. Anche lui, come Mantino e Cortese, si trova ora ristretto in carcere a Vibo Valentia.

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