Cronaca

‘Ndrangheta, la provocazione di Klaus Davi: “Grazie Rocco Morabito”

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Secondo i dati dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, i cittadini di Milano sono i più forti consumatori europei di cocaina, con oltre 300 kg l’anno

Più di cento manifesti che ritraggono Rocco Morabito, il boss della ‘ndrangheta catturato a Montevideo lo scorso quattro settembre dopo che si era rifugiato in un hotel, a quanto pare, a seguito di un litigio con la moglie, sono stati affissi a Milano. Tappezzati alcuni dei quartieri più caldi della capitale economica del paese, da Piazza Prealpi (regno del clan Serraino) a Quarto Oggiaro (zona dominata da Cosa Nostra e Camorra in cui solo qualche settimana fa ci sono state numerose sparatorie ), ma anche in Corso Sempione, Via Melchiorre Gioia e nelle lussuosissime Via Larga e Largo Treves, Corso De Amicis e, infine, sotto Il Pirellone.

Il…ringraziamento. Il testo provocatorio,che farà discutere,recita: “Grazie Rocco! I milanesi ‘ringraziano’ il narcotrafficante catturato di recente dai Carabinieri in Uruguay. In questi 20 anni sono stati i suoi migliori alleati, comperando da lui la droga ‘chic’ e consumandola in banca, a scuola, nella metro, in discoteca, al lavoro, per strada. Secondo i dati dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, i cittadini della capitale morale sono i più forti consumatori europei, con oltre 300 kg di coca l’anno”.  “Un altro tema sono i soldi reinvestiti massicciamente che derivano dal traffico di roga. Miliardi – denunciano numerose inchieste – che finiscono nell’economia legale nel silenzio più totale”.  

Il mercato della coca. Miliardi derivati dal narcotraffico che producono una ricchezza malata. L’idea è del giornalista Klaus Davi e del creativo Pasquale Diaferia che, in collaborazione con Alberto Micelotta, hanno realizzato anche altre campagne: quella che invase sempre Milano, con l’elenco dei boss residenti nel capoluogo lombardo, quella che abbinava le fermate della metro capitolina alle grandi ‘ndrine presenti a Roma, la cui affissione fu impedita per “opportunità” politica e, ultima in ordine di tempo, la campagna, affissa per le vie di Palermo, nella quale il super latitante Matteo Messina Denaro veniva ritratto in abiti femminili, facendo riferimento alle dichiarazioni di alcuni inquirenti secondo i quali questi ricercati per spostarsi adottano anche travestimenti femminili.

L’ironia. Anche in questo caso il boss viene ritratto sia in versione maschile sia femminile. Gli ideatori non hanno molto da aggiungere: “A Milano c’è una tendenza : si deve parlare di droga il meno possibile . La nostra città è leader europea nel consumo di polvere bianca. I cocainomani milanesi, che secondo il Mario Negri sono decine di migliaia, sono stati i più fedeli alleati di Rocco Morabito, hanno finanziato le sue ville e la sua latitanza dorata. Di qui la nostra idea. Dare un contributo contro il silenzio sul tema Ndrangheta e cocaina.”