Politica

Modello Riace a rischio. Lucano lancia l’allarme: “Pronto a lasciare”

immigrazione-boldrini-a-riace-esperimento-di-grande-valore.jpg

Il sindaco del piccolo centro reggino, punto di riferimento sull’accoglienza dei migranti, punta l’indice contro il ministero dell’Interno e la Prefettura di Reggio Calabria

Dice di essere “sfiduciato, avvilito, indignato con lo Stato” e si dice pronto a lasciare Riace se il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Reggio Calabria non confermeranno il sostegno finanziario fornito all’esperienza dei bonus e delle borse lavoro, strumenti che hanno imposto la cittadina della locride sul piano nazionale e internazionale diventando un vero punto di riferimento sull’accoglienza migranti.  Protagonista di questa battaglia è (Domenico) Mimmo Lucano, dal 2004 sindaco di Riace, comune di 1500 abitanti in provincia di Reggio Calabria, di cui ha contribuito alla rinascita, trasformando gli immigrati in cittadini immigrati. I bonus e le borse lavoro sono stati parte portante di questo progetto che ha visto passare a Riace in questi anni circa 7-8 mila migranti.

Oggi tutto questo sembra a rischio. “Con tre anni di ritardo mi è stato detto da Roma che non viene accettata la modalità di pagamento con i bonus – spiega Mimmo Lucano – e se l’azzeramento dovesse essere confermato, ci sarà la chiusura dell’intero progetto”. A sostegno di Lucano è stata promosso un appello ( iostoconriace@gmail.com) firmato, tra gli altri, dal fondatore di Libera don Luigi Ciotti, dal missionario comboniano Alex Zanotelli, da numerosi sindaci e dalla Rete dei comuni solidali.

Più informazioni