Politica

Forza Italia punta su Wanda Ferro per la vice presidenza del Consiglio regionale

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Lo ha deciso il coordinamento regionale che si è riunito a Lamezia Terme per affrontare diversi argomenti tra i quali anche il rinnovo dell’ufficio di presidenza a palazzo Campanella

Si è riunito ieri, presso il T-Hotel di Lamezia Terme, il Coordinamento regionale di Forza Italia, sotto la presidenza della coordinatrice regionale Jole Santelli. Presenti alla riunione i vice coordinatori regionali Roberto Occhiuto, Wanda Ferro, Giuseppe Mangialavori, Alessandro Nicolò e Nino Foti, insieme ai consiglieri regionali ed ai coordinatori provinciali del partito Mimmo Tallini, Mario Magno, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Graziano, Luigi De Rose e Sergio Torromino.

forza italiaDiversi i punti trattati dall’assise regionale azzurra, dall’emergenza migranti alla proposta referendaria sul regionalismo, tra l’altro prossima alla presentazione in consiglio regionale. In ultimo si è discusso degli assetti di Forza Italia in ottica dell’imminente rinnovo dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Il coordinamento, dopo approfonditi confronti ed accurate analisi interne, ha deciso unanimemente, con l’intento di lanciare un forte segnale di discontinuità con il passato, di puntare su un assetto completamente rinnovato, che vedrà concorrere Wanda Ferro per la carica di vice presidente e Mimmo Tallini per la carica di segretario questore. Il positivo esito del confronto ha dato prova di grande coesione all’interno del partito azzurro, ed è stato il frutto del senso di responsabilità e dello spirito di squadra di tutti i componenti del coordinamento, che non hanno esitato a condividere una proposta unitaria, anche mettendo da parte, come Mario Magno, legittime aspirazioni politiche personali.

Alla fine della riunione tutti i presenti hanno ringraziato il segretario questore uscente Giuseppe Graziano, per l’ottimo lavoro svolto all’interno dell’assise regionale fino ad oggi, oltre che per la disponibilità con cui ha fatto immediatamente proprio il criterio, stabilito nel corso della riunione, di puntare su due figure estranee alla precedente composizione dell’ufficio di presidenza.