Cronaca

Usura ed estorsione, Astorino passa dal carcere ai domiciliari

arresto-carabinieri-catanzaro.jpg

Lo ha deciso il gip del Tribunale di Catanzaro Giovanna Gioia, che ha accolto la richiesta difensiva di applicazione di una misura cautelare più gradata

Dal carcere passa agli arresti domiciliari Gianluca Astorino, finito in manette per i reati di usura aggravata ed estorsione ai danni di un 40enne di Girifalco . Lo ha deciso il gip del Tribunale di Catanzaro Giovanna Gioia, accogliendo la richiesta dell’avvocato Valerio Murgano di applicazione di una misura cautelare più gravata. Una decisione quella del gip presa dopo che ieri si sono tenuti  nel carcere di Siano  l’udienza di convalida dell’arresto e l’interrogatorio. Astorino era stato sottoposto la scorsa domenica notte alla misura pre-cautelare dell’arresto in carcere a conclusione di una complessa attività d’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Girifalco.

Le ipotesi di accusa. Secondo la prospettazione accusatoria la persona offesa, in forte crisi economica, sin dal settembre scorso era stata costretta a rivolgersi ad un suo conoscente per ricevere un prestito di 2.000 euro; quest’ultimo poi si sarebbe rivelato il suo aguzzino pretendendo interessi usurari attraverso ripetute intimidazioni.mDopo aver ricostruito l’intera vicenda, l’indagine condotta dai Carabinieri aveva portato all’arresto in flagranza dell’Astorino, alla perquisizione (operata dall’unità cinofili dei Carabinieri di Vibo Valentia) ed al sequestro presso la sua abitazione di alcune cambiali e di una pistola scacciacani, ritenute dagli inquirenti riconducibili all’attività usuraria. In considerazione degli elementi raccolti e della gravità delle contestazioni, il pm titolare dell’indagine, Domenico Assumma, ha avanzato richiesta della misura cauterale in carcere.

L’interrogatorio. Durante l’interrogatorio, l’indagato, difeso dall’avvocato Valerio Murgano, ha fornito una versione alternativa dell’intera vicenda e delle risultanze investigative, respingendo tutte le accuse. Inoltre, le prime indagini difensive hanno consentito di dimostrare come gli effetti cambiari sequestrati in casa dell’Astorino – e considerati dagli inquirenti indicative dell’attività usuraria – fossero invece riconducibili alla vendita di due mezzi (un furgone de uno scooter) mentre la pistola scacciacani fosse dal detenuta lecitamente. La difesa, quindi, chiedeva il rigetto della richiesta di custodia cautelare in carcere, sul presupposto che le dichiarazioni dell’indagato, unitamente alla documentazione prodotta consentissero una valutazione quantomeno attenuata del quadro cautelare. Oggi, il giudice per le indagini preliminari, dott.ssa Giovanna Gioia accogliendo la richiesta della difesa, ha disposto per Astorino gli arresti domiciliari. Pertanto l’indagato lascia la casa circondariale in attesa di poter ulteriormente chiarire la propria posizione.

 

Più informazioni