Cronaca

Usura e ovuli di eroina trasportati nello stomaco, 4 misure cautelari (VIDEO)

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Blitz della Guardia di finanza tra la Calabria e la Campania nell’ambito dell’operazione, coordinata dalla Procura di Cosenza e denominata “Ovuli itineranti”

I militari della Guardia di finanza l’hanno chiamata operazione “Ovuli itineranti” ed il nome dato all’inchiesta è una sintesi perfetta dell’attività investigativa coordinata dalla Procura di Cosenza e sfociata nell’esecuzione di quattro misure cautelari personali nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di usura, spaccio di sostanze stupefacenti e furti.  

Ovulatori e usurai. L’operazione è partita lo scorso mese di marzo, quando le Fiamme gialle con l’ausilio dell’unità cinofile hanno arrestato due spacciatori che avevano ingerito ovuli imbottiti di eroina. Le indagini si erano concentrate su una persona ritenuta appartenente alla malavita cosentina che praticava condotte usuraie ai danni di una vittima, la quale versava in condizioni di difficoltà economica e a cui venivano applicati interessi annuali pari al 120% della somma prestata. I finanzieri riuscivano così a ricostruire  stretti rapporti d’interesse tra l’usuraio ed altri soggetti dediti principalmente allo spaccio di droga, destinata al consumo locale, ed ai furti di accessori di autoveicoli, rivenduti nel mercato parallelo per occultarne la provenienza.

Il modus operandi. Gli spacciatori per rifornirsi della sostanza stupefacente utilizzavano un singolare modus operandi che consisteva nello stipulare preliminari accordi con i fornitori (situati nella zona di Casal di Principe, in provincia di Caserta) e nell’incaricare del trasporto dell’eroina altre persone che ingerivano gli ovuli di droga all’interno del proprio corpo. Completata la missione ricevevano un compenso. Ad insospettire i finanzieri è stato il comportamento di alcuni individui che si recavano frequentemente nella città di Cosenza, simulando visite di cortesia nei confronti di amici o conoscenti, mentre nei fatti operavano come veri e propri corrieri umani di droga. Proprio il monitoraggio di questi comportamenti ha permesso di selezionare due uomini, provenienti dalla zona del Casertano, che sottoposti ad esami diagnostici, presso il locale ospedale, risultavano aver ingerito un considerevole quantitativo di “eroina bianca”, caratterizzata dall’elevata purezza, con cui si sarebbero potute realizzate oltre 700 dosi. Provvidenziale si è rilevato l’arresto di uno dei due soggetti, gravato da precedenti specifici, che aveva programmato, nei giorni immediatamente successivi, l’esecuzione di una rapina in un ufficio postale situato nella provincia di Cosenza.

Nomi. Nei confronti delle persone coinvolte nell’inchiesta il gip Luigi Francesco Branda ha emesso una misura cautelare ai domiciliari per per Gianluca Maestri e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per gli altri tre: Jonathan Bianchino; Roberto Laratta e Andrea Librandi.

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