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Parco della Biodiversità, la Provincia di Catanzaro mette in campo le misure antincendio

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Il presidente dell’Ente intermedio: ” I primi vigilantes devono essere i cittadini”

L’Amministrazione provinciale di Catanzaro metterà in campo una serie di misure di prevenzione per scongiurare altri episodi di natura incendiaria come quelli che martedì scorso hanno interessato la zona est della città, mettendo a repentaglio il Parco della Biodiversità Mediterranea e il Parco ippico “Valle dei Mulini”. Da mercoledì 26 luglio saranno intensificati i controlli nei 66 ettari di polmone verde nel cuore del Capoluogo anche con l’utilizzo di mezzi meccanici da parte del personale del Parco e degli addetti al servizio di vigilanza coadiuvati dalle Guardie particolari giurate del WWF Italia, gruppo di Catanzaro e con l’ausilio delle Forze dell’ordine, per come stabilità nel corso della riunione del Comitato per l’Ordine pubblico e la sicurezza svoltosi in Prefettura venerdì 21 luglio. I particolari della disposizione interna sono stati illustrati dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, affiancato dal direttore del Parco la dirigente Rosetta Alberto, il vice presidente Marziale Battaglia, il consigliere provinciale delegato alla Viabilità Ciccio Severino, il consigliere provinciale delegato alla Pubblica istruzione Aquila Villella, il presidente del Comitato regionale Fise Roberto Cardona e l’ingegnere Antonio Leone del settore Patrimonio (guidato dal dirigente Pantaleone Narciso).

I ringraziamenti alle forze in campo. Il presidente Bruno ha voluto, ancora una volta, ringraziare quanti si sono adoperati per scongiurare che il Parco della Biodiversità venisse divorato dalle fiamme, a partire dal prefetto Luisa Latella, che ha avuto un ruolo fondamentale nella gestione dell’emergenza di martedì scorso poiché si è adoperata per attivare in tempi record gli interventi aerei, raccogliendo l’appello del presidente Bruno e recandosi sul posto, e quindi convocando il Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza in cui è stato definito in maniera sinergia il percorso di misure preventive da attivare affinché si il patrimonio ambientale, naturalistico e culturale che rappresenta l’orgoglio e il fiore all’occhiello dell’amministrazione non venga preso di mira da facinorosi. “Il peggio è stato evitato grazie al tempestivo e fondamentale intervento dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di Catanzaro, che ringrazio ancora una volta per il coraggio e la passione con cui hanno affrontato l’emergenza – ha ribadito il presidente Bruno – per mettere al riparo il Parco dalle fiamme: l’impegno e la sinergica collaborazione di tutte forze dell’ordine delle squadre di operai e volontari del settore in campo, hanno consentito di limitare in maniera consistente i danni alla Valle dei Mulini e alla struttura principale del Parco della Biodiversità. Voglio ricordare ancora una volta che se distrutto, vista la difficile situazione economica della Provincia, questa struttura che il Paese ammira e ci invidia non potrebbe essere più ricostruito. Davvero grazie di cuore a tutti – ha detto ancora il presidente –: al comandante dei vigili del fuoco Maurizio Lucia, a Luigi Ricci funzionario responsabile che ha diretto le operazioni di spegnimento che degli interventi aerei, al dirigente referente del soccorso ingegnere Giampiero Rizzo, al colonnello Lopez; al comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Marco Pecci, al capitano Antonino Piccioni comandante della stazione di Catanzaro; al colonnello Salvatore Spanò; al questore Amalia Di Ruocco che ha messo a disposizione squadre volanti e funzionari sul posto; al commissario straordinario di “Calabria Verde” Aloisio Mariggiò, al dirigente della Protezione civile Carlo Tansi, al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e a tutti gli uomini comando dei vigili urbani, e comandante Antonio Salerno, e il vice comandante Amedeo Cardamone. Nonostante i primi momenti concitati, possiamo dire che il sistema ha funzionato: ci siamo messi in moto sinergicamente con una solidarietà e una disponibilità fondamentali che ora deve continuare a persistere per impedire che qualche emulatore o delinquente ci ritenti”.

Le misure di prevenzione. Per consentire la massima vigilanza, risulta indispensabile precludere il transito pedonale all’intera zona denominata “Valle dei Mulini”, incluso il percorso benessere all’interno del Parco della Biodiversità dalle ore 22 alle ore 7 del giorno successivo nel periodo 26 luglio-31 agosto 2017. I trasgressori saranno denunciati a norma di legge. La sorveglianza sarà, quindi, effettuata dalle maestranze provinciali (nei giorni feriali dalle 7 alle 14), dai volontari del WWF e dagli uomini della vigilanza (nei giorni feriali dalle 14 alle 22, nei giorni pre festivi e festivi dalle 7 alle 22), con il fondamentale supporto delle Forze dell’ordine che effettueranno ronde nelle ore pomeridiane e notturne. Il settore Patrimonio, inoltre, si sta già adoperando per riattivare e potenziare la video sorveglianza lungo il percorso coperto. “Alle condizioni date stiamo facendo davvero l’impossibile, e anche di più – ha detto ancora Bruno -. Voglio ricordare che tutte le Province d’Italia, e quindi anche quelle calabresi, non hanno potuto approvare il bilancio di previsione a causa dei continui tagli erariali che hanno sempre di più assottigliato le risorse a disposizione per effettuare quelle che sono le quattro funzioni fondamentali attribuite dalla legge di riforma Delrio: viabilità, edilizia scolastica, ambiente e trasporti. A distanza di tre anni la Regione Calabria non ha ancora legiferato in materia di funzioni residuali, tra cui rientra la gestione dei Parchi, della rete museale e delle strutture sportive, per come previsto dalla Delrio, lasciando il carico e la responsabilità del funzionamento alle Province che, con l’acqua alla gola e già in condizioni di pre-dissesto o di dissesto dichiarato, non hanno più condizioni le economiche per garantire servizi e funzioni di primaria importanza per i cittadini calabresi. Per la gestione delle funzioni residuali, compreso il Parco della Biodiversità, la Provincia di Catanzaro attende dalla Regione il trasferimento di circa sei milioni di euro”.

Bruno: “Serve la vigilanza attiva dei cittadini”. Il problema è stato più volte sollevato da Bruno anche nella veste di presidente dell’Upi Calabria: la mancata manutenzione ordinaria delle strade provinciali e degli edifici scolastici (36 nella nostra Provincia) mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini oltre che l’erogazione e la qualità dei servizi. “Con notevoli sforzi stiamo garantendo anche il taglio erba lungo le arterie provinciali in particolare quelle che collegano mete turistiche e località di vacanza – ha concluso il presidente della Provincia di Catanzaro -. Ma la situazione è davvero difficile: solo la passione e l’impegno che svolgiamo assolutamente da missionari ci permette di andare avanti. Per questo rivolgo un accorato appello ai cittadini: aiutateci a vigilare sul Parco della Biodiversità, chiediamo un supplemento di sensibilità per preservare questo gioiello”.

Il concorso ippico posticipato. In seguito alla valutazione dei danni dell’incendio di martedì scorso, che si possono definire importanti anche se non ingenti, la Fise e l’Amministrazione provinciale di Catanzaro hanno deciso di posticipare di un mese lo svolgimento dell’importante concorso ippico che avrebbe dovuto svolgersi al Parco Ippico la Valle dei Mulini dal 4 al 6 agosto prossimi. Risultano, infatti, compromessi l’impianto elettrico e parte dei box; il settore tecnico quindi sta procedendo alla messa in sicurezza e alla sistemazione delle parti della struttura compromessa. Ma l’appuntamento con l’importante concorso ippico nazionale che ha la partnership del Ministero delle Politiche agricole è solo rinviata: hanno dato la propria adesione già 180 cavalieri.

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