Cronaca

Rapinano un’anziana con la complicità del nipote, tre giovani fermati nel Vibonese (FOTO)

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Avrebbero sottratto circa 60 mila euro in contanti dalla cassaforte di una 78enne di San Nicola da Crissa, nonna di una delle persone arrestate dai carabinieri

Fermati dai carabinieri ed accusati di essere gli autori di una rapina commessa lo scorso 19 luglio a San Nicola da Crissa ai danni di un’anziana di 78 anni, nonna di uno di loro. In manette sono finiti tre giovani poco più che ventenni. Si tratta di Vincenzo Musolino, classe ’96, Domenico Marchese, classe ’93 e Giuseppe Musolino, classe ’93, tutti di Serra San Bruno. Incensurati i primi due, avvisato orale di P.S. il terzo. Per i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, che hanno eseguito i provvedimenti di fermo, avrebbero sottratto un ingente somma di denaro contante che la donna custodiva in cassaforte. Un bottino di circa 60 mila euro.

Giuseppe Musolino

Giuseppe Musolino

Vincenzo Musolino

Vincenzo Musolino

La rapina. Secondo la ricostruzione dei carabinieri i due (cugini) Musolino, travisati in volto, alle prime ore della mattina di mercoledì 19, si sarebbero introdotti furtivamente nell’abitazione della vittima, poco prima visitata dal nipote, Domenico Marchese. La signora, minacciata con una pistola giocattolo, sarebbe poi stata immobilizzata e bendata e, impossessatisi della chiave della cassaforte, i due avrebbero poi proceduto a trafugare da qui il bottino, dileguandosi subito dopo.

Le indagini. Sono dunque subito scattate le attività di indagine dei carabinieri per risalire alle identità dei rapinatori. A condurre le investigazioni sono stati i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Serra San Bruno, congiuntamente ai carabinieri della Stazione di San Nicola da Crissa che, con grandissima professionalità e acume investigativo hanno, sin dalle prime ore, ricostruito nei minimi dettagli la vicenda e raccolto tutti gli elementi che hanno consentito di individuare i presunti colpevoli del grave delitto.

Domenico Marchese

Domenico Marchese

Le accuse. I tre dovranno ora rispondere di rapina aggravata, in concorso. Già ascoltati dai magistrati della Procura di Vibo Valentia, Vincenzo Musolino e Domenico Marchese sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio, mentre Giuseppe Musolino è stato condotto in carcere a Vibo Valentia in attesa dei riti di convalida e di garanzia.
“Un reato grave – dichiara il capitano Mattia Ivano Losciale, comandante della Compagnia – per le modalità con cui lo stesso è avvenuto; in special modo perché ad avere un ruolo chiave nella vicenda è stato proprio il nipote della vittima. Un episodio bruttissimo, che ha trovato una prontissima ed efficacissima risposta da parte della magistratura e dell’Arma dei carabinieri, segno che le Istituzioni sono sempre molto presenti su un territorio così difficile come questo”.

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