Economia & Società

Paravati, al via l’assemblea per la modifica dello statuto della Fondazione di Natuzza

Grande attesa per la decisione che sarà assunta dai soci fondatori nella riunione in programma nella mattinata di oggi

Nei locali dell’ auditorium della fondazione di Natuzza è in programma oggi l’assemblea    straordinaria dei soci fondatori, convocata dal presidente don Pasquale Barone. All’ordine del giorno figurano la relazione introduttiva del presidente e la discussione e la deliberazione di alcune parti dello statuto. Gli articoli, di cui si propone all’ assemblea  la modifica, sono nove, così come richiesto nella bozza tramessa dal vescovo monsignor Luigi Renzo. Bozza oggetto nei mesi scorsi di un acceso dibattito.

Nel nuovo statuto non figura più il testamento spirituale della mistica, ma nello stesso si rimanda  alle volontà  di Natuzza con questa parole :  “Lo spirito della Fondazione è costituito dalla volontà di Natuzza Evolo, manifestata espressamente l’11 febbraio 1998 nel suo testamento spirituale che informerà nel suoessere e in ogni operare la fondazione stessa”. Un’altra modifica è quella che riguarda la  cura e la gestione della chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, da destinare  al culto pubblico, “sotto forma di rettoria che saranno di esclusiva pertinenza della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, regolamentate tramite la stipula d un disciplinare tra le parti in forma pubblica per notaio”.   

Un altro dei punti del nuovo regolamento riguarda l’articolo dieci che disciplina il funzionamento e le competenze del consiglio d’amministrazione. In particolare il punto in questione non prevede più   l’ingresso   nel consiglio quali membri di diritto del vescovo  della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e del parroco della comunità di Santa Maria degli  Angeli. Lo stesso articolo porta poi da nove a undici, alla scadenza. I componenti del consiglio d’amministrazione, “di cui tre di nomina dell’autorità ecclesiastica diocesana”. All’assemblea dei soci fondatori il compito di decidere se cambiare o meno lo statuto. Un decisione delicata sulla quale sono puntati gli occhi di centinaia di migliaia di  fedeli sparsi in ogni parte del mondo.

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