Politica

Polimeni eletto presidente del Consiglio comunale di Catanzaro

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Per il neo eletto occorre un nuovo regolamento sugli appalti pubblici e puntare sulle politiche del lavoro

Marco Polimeni guiderà il nuovo consiglio comunale eletto nella consultazione amministrativa dell’11 giugno scorso. L’assemblea, presieduta dal consigliere anziano, Luigi Levato, alla terza chiamata, con 20 voti favorevoli, lo ha eletto presidente dell’aula di palazzo De Nobili. Dodici sono state le schede bianche. Polimeni avrà al suo fianco come vice, Roberta Gallo, che ha ottenuto 21 voti, 11 sono state le schede bianche , mentre una è andata al consigliere Vincenzo Ciconte. L’aula ha successivamente eletto la commissione elettorale, composta da due consiglieri di maggioranza e uno in rappresentanze della minoranza. Dopo lo scrutinio l’organo consiliare risulta composto da dai consiglieri titolari: Andrea Amendola ed Ezio Praticò per la maggioranza e da Eugenio Riccio della minoranza. Consiglieri supplenti sono stati eletti: Antonio Ursino e Francesca Celi per la maggioranza e, da Rosario Lostumbo per la minoranza.

Il discorso. Dopo l’elezione il neo presidente Polimeni ha sottolineato che “la nuova composizione del Consiglio comunale è la prova concreta di come il percorso d’innovazione istituzionale, ormai considerato a stretto appannaggio del civismo e dell’antipolitica, sia realizzabile in maniera egualmente incisiva dai partiti tradizionali, i quali, senza dover ricorrere necessariamente a rottamazioni generazionali o a battaglie di genere, riescono a proporre e a far apprezzare agli elettori nuove figure di amministratori, giovani e donne, capaci di personificare il tanto invocato rinnovamento. Qui mi corre l’obbligo di salutare quanti non siederanno più tra questi banchi e che hanno dato nel corso degli anni il loro contributo per la crescita della nostra città. Un nome tra tutti consentitemi è quello dell’onorevole Mimmo Tallini che rimarrà certamente nella storia politica di quest’aula impregnata dalle sue battaglie e dalla sua difesa estrema dei diritti dei cittadini catanzaresi. Il nuovo slancio con cui si avvia per il sottoscritto e per molti di Voi questa consiliatura, spero riesca a far perdonare qualche esitazione iniziale che potrò avere nella conduzione di questa Assemblea, chiedendovi sin d’ora comprensione e supporto nello svolgimento del delicato compito che avete inteso affidarmi. E chiedo questo sforzo a tutti e nell’interesse di tutti, partecipandovi apertamente da subito quale sarà il tratto caratterizzante del mio mandato: garantire il pieno esercizio dei diritti ed il massimo rispetto delle regole da parte di tutti i rappresentanti eletti in seno a questo Consiglio dai cittadini. E per riuscire nel mio intento, guarderò a voi come se guardassi a loro, consapevole che ciascuno di Voi è qui perché votato e voluto da una parte dei nostri concittadini, che meritano, a prescindere dalla scelta politica fatta, di essere rappresentati nel migliore dei modi e con ogni garanzia in tal senso da parte di questa Presidenza. Tale particolare attenzione non la meritano solo le mie elettrici e i miei elettori, ma la merita la città di Catanzaro, che deve essere capoluogo di Regione a partire dalla elevatezza dei contenuti delle discussioni di questa Assise che, sono certo, saranno il frutto di una dialettica illuminata tra i consiglieri di maggioranza e opposizione, che dovranno essere accomunati dalla ricerca delle soluzioni migliori per il bene di Catanzaro. È di collettività, in tal caso, che credo sia giusto parlare. Una parola forse troppo utilizzata, ma ancora nei fatti inattuata. La mia imparzialità, colleghi consiglieri, non verrà mai meno: all’interno dell’Aula, durante lo svolgimento dei lavori che mi auguro saranno proficui e mai strumentali, e fuori da essa, dove, pur rimanendo una persona con una precisa identità politica, cercherò sempre di mantenere un profilo di rispetto e di sensibilità per la carica istituzionale che andrò a rivestire”.

Gli obiettivi. Secondo Polimeni sarà necessario un attento e scrupoloso lavoro di revisione e redazione di alcuni regolamenti comunali: un nuovo regolamento sugli appalti pubblici, ad esempio, “dovrà favorire una corretta rotazione di coloro che collaboreranno a vario titolo con l’amministrazione, volgendo lo sguardo a principi fondamentali come trasparenza e merito; dovremo dotarci di un apposito regolamento sulla pubblicità, fermo da molti anni tra le maglie della burocrazia, fatto che impedisce la riscossione di nuove entrate per le casse comunali, sempre più necessarie considerata l’esiguità di risorse; ma volgeremo anche uno sguardo alla revisione dell’attività istituzionale, cercando di garantire ai cittadini organismi sempre più credibili, asciutti e soprattutto funzionali alle loro esigenze, anche grazie al reinserimento della figura dei consiglieri circoscrizionali, completamente a costo zero, al fine di vigilare finanche i territori più dimenticati all’interno del nostro vasto perimetro comunale; La rivitalizzazione del centro storico meriterà uno sforzo particolare: da qui bisognerà ripartire trovando tutti assieme soluzioni utili a favorire lo sviluppo economico e sociale del cuore pulsante della nostra città. A tal proposito, potrà rivelarsi utile l’attivazione di un “Piano Quadro di Recupero e Rivitalizzazione del centro storico”, volto alla riqualificazione dei numerosi edifici in stato di degrado e abbandono, attraverso processi che favoriscano il miglioramento di decoro urbano, il ripopolamento dei quartieri e degli immobili ancora sfitti o invenduti. Un progetto che guardi alla ristrutturazione dell’esistente piuttosto che all’insediamento di nuove costruzioni. Affermo ciò anche tenendo conto dell’ultimo rapporto ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale), che segnala che la città di Catanzaro si colloca al primo posto in Calabria per la percentuale di consumo del suolo e del territorio, con inevitabili ripercussioni negative sull’ambiente e sulla qualità di vita dei suoi cittadini. Per raggiungere tali obiettivi ritengo altresì necessario abbandonare quelle sciocche contrapposizioni di campanile che troppo spesso ci hanno danneggiato: Catanzaro è una sola e merita grande attenzione, da Corso Mazzini fino al più piccolo dei quartieri periferici
L’emergenza lavoro. “Catanzaro- aggiunge Polimeni-  non è l’isola felice che è impressa nell’immaginario collettivo: il disagio sociale è crescente proporzionalmente al decremento dei livelli occupazionali; i nostri giovani, per la maggior parte preparati e volenterosi, devono avere il diritto/dovere di scegliere di restare nella nostra città, sapendo di poter ambire, al pari dei loro coetanei provenienti da altre parti del nostro Paese, a diventare classe dirigente in un contesto animato da lealtà e meritocrazia.
L’attenzione verso la partita dei fondi europei, PON e POR dovrà essere massima, soprattutto considerando lo stato in cui versano gli enti locali in Italia, vittime di indiscriminati e sempre crescenti tagli da parte del governo centrale. Si potrebbe, a tal proposito, valutare la possibilità di istituire uno specifico ufficio atto al reperimento di fondi attraverso uno studio meticoloso e una valutazione attenta della bandistica oltreché della fase di rendicontazione e controllo delle somme finalizzate;
Proveremo a rafforzare un percorso di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, in un rapporto che dovrà dimostrarsi sempre più orizzontale tra amministrazione e cittadinanza; durante gli ultimi anni, soprattutto nel campo della cultura, molte esperienze in tal senso hanno condotto a fruttuosi risultati. Mi sento pertanto in dovere di lanciare un appello soprattutto ai giovani: non immaginate che tra voi e le istituzioni ci sia una incolmabile distanza siderale, fatevi avanti, proponetevi, dovrete essere voi i primi a credere nella cosa pubblica e contribuire a renderla sempre migliore”

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