Cronaca

Processo Dirty soccer, arriva la condanna per l’ex allenatore del Sambiase

pallone-in-rete-jp-2.jpg

Per quelle due gare di eccellenza inquinate Castrovillari- Scalea e Palmese- Paolana, il pm  a carico di Petrucci aveva chiesto due anni e ottomila euro di multa

 di GABRIELLA PASSARIELLO

L’esclusione dell’aggravante mafiosa e dell’agevolazione al clan Iannazzo non sono state sufficienti a salvare da una condanna l’ex allenatore del Sambiase Riccardo Petrucci, giudicato con rito abbreviato, coinvolto nella maxi inchiesta Dirty soccer che il 19 maggio 2015  portò la Squadra mobile di Catanzaro, coadiuvata dallo Sco e dalla Dia ad eseguire, su richiesta del sostituto procuratore della distrettuale Elio Romano, cinquanta arresti e a spedire ventisette avvisi di garanzia tra calciatori, presidenti di società sportive, dirigenti sportivi, allenatori, direttori generali di serie D e Lega Pro. Per quelle due gare di eccellenza inquinate Castrovillari- Scalea e Palmese- Paolana, il gup del Tribunale di Catanzaro Claudio Paris ha inflitto all’imputato, codifeso dagli avvocati Giuseppe Manno e Riccardo Panno, la condanna ad un anno e otto mesi di reclusione con pena sospesa. Il pm Elio Romano, nel corso dell’udienza del 6 aprile scorso, aveva chiesto due anni e ottomila euro di multa. Una richiesta avanzata al giudice per l’udienza preliminare, dopo che il pubblico ministero aveva ripercorso i fatti dell’indagine e i capi di imputazione secondo i quali l’allenatore del Sambiase, avrebbe alterato le partite spendendo il nome del clan Iannazzo.

In particolare Petrucci, secondo le ipotesi di accusa per garantire alla propria squadra la permanenza per l’anno successivo al campionato di Eccellenza Calabria, si sarebbe adoperato per aggiudicare al Sambiase punti necessari alla piena salvezza, contattando un calciatore del Castrovillari per combinare la partita che la squadra avrebbe disputato contro lo Scalea. Lo scopo, secondo le accuse, sarebbe stato quello di favorire lo Scalea, in modo poi da aver gioco facile con la squadra reggina che il Sambiase avrebbe ospitato, il Gallico Catona, la quale avrebbe visto sfumare le proprie aspettative nel disputare i play off nel caso di vittoria dello Scalea. Petrucci avrebbe, però alterato anche la partita tra Palmese e Paolana, consentendo alla compagine cosentina di ottenere un pareggio in casa della Palmese già promossa al campionato superiore.  Ma non senza ottenere nulla in cambio. L’allenatore del Sambiase avrebbe preteso la vittoria della sua squadra nella partita successiva disputata proprio con la Paolana. Un comportamento aggravato per la pubblica accusa dall’aver agito “con la consapevolezza della capacità di intimidazione e di assoggettamento derivante dall’appartenenza al gruppo criminale di tipo mafioso della cosca Iannazzo”. I legali attenderanno di leggere le motivazioni della sentenza, che verranno depositate tra novanta giorni, per proporre ricorso in appello.

Più informazioni