Ex Italcementi, Patania scrive una lettera al prefetto di Vibo

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L’ex lavoratore: “Pronto a vendere un mio rene per continuare a vivere”

“L’amministrazione comunale di Vibo Valentia guidata dal sindaco Elio Costa ha messo una pietra tombale sulle residue speranze degli ex lavoratori Italcementi in mobilità fino al 31 agosto, annunciando che non ci sono imprenditori che vogliono investire sul sito, liquidando, di fatto, la partita”. Il tutto, “senza però mettere in campo iniziative per la riconversione del sito”. E’ quanto sostiene, a seguito del Consiglio comunale tenutosi nei giorni scorsi, l’ex lavoratore Italcementi Giovanni Patania, in una missiva indirizzata al prefetto di Vibo, Guido Longo.

La lettera. “Il sindaco Elio Costa – sostiene ancora Patania – dopo le promesse della campagna elettorale passati due anni di governo si è chiuso dentro il suo fortino abbandonando al suo destino i cittadini che l’hanno votato per cambiare volto al territorio. Che importa – si chiede – se un lavoratore che ha lavorato 30 anni in fabbrica si trova fuori dal tessuto produttivo?”. “Fino ad oggi – scrive – ho avuto un sussidio di mobilità, di 600 euro al mese. L’ostacolo da superare è però l’età: cinquant’anni non sono pochi, anzi”. E allora Patania si dice “pronto a vendere un rene per continuare a vivere”.  “Simili affari – aggiunge – sono però vietati in Italia: mi sono documentato. Andrò all’estero. Furti? Spaccio? Non ci penso nemmeno. Mi considero una persona onesta, non intendo diventare un delinquente. Sono sano e disposto a lavorare, quindi – conclude la missiva – o mi offrono un impiego, oppure offro io un mio rene”.

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