Politica

Sanità, assunzioni ancora bloccate e il ministro Lorenzin “scarica” Oliverio

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Nulla di fatto al termine del vertice romano. Il presidente della Regione Calabria: “La situazione è grave e il Governo faccia in fretta a prendere le sue decisioni”

“La riunione di oggi con il ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, è stata importante, perché ci ha consentito di evidenziare, ancora una volta, la gravità della situazione sanitaria calabrese”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, al termine della Conferenza dei Presidenti di Regione dedicata alla sanità.

“Finalmente, dopo sei anni di blocco -ha aggiunto il presidente della Giunta regionale calabrese- il piano delle assunzioni aveva visto la luce per poter rispondere al potenziamento dei servizi attraverso l’immissione di personale medico e paramedico nelle strutture ospedaliere e nei servizi sanitari territoriali, ma rimane ancora bloccato con gravi implicazioni per la salvaguardia della salute dei calabresi. Il ministro questa mattina ha dichiarato che se fosse dipeso da lei avrebbe già deciso il da farsi per quanto riguarda la gestione commissariale della sanità in Calabria, ribadendo che si tratta di una competenza collegiale, che riguarda l’intero Governo. A questo punto mi auguro che il Governo assuma al più presto tutte le decisioni conseguenti, anche alla luce della norma approvata dal Parlamento nella legge di bilancio 2017 che supera l’incompatibilità tra il presidente di Regione e l’istituto del Commissario”.

“Noi -ha detto Oliverio- chiediamo che non si perda più nemmeno un minuto nell’assunzione di provvedimenti che, nel rispetto della norma, possano mettere la nostra regione nelle condizioni di poter assumere responsabilità, perchè il diritto alla tutela della salute possa essere affermato anche in Calabria. Siamo pienamente d’accordo con chi dice che bisogna investire in direzione della deospedalizzazione e della innovazione e che bisogna fare in modo che ci si preoccupi meno della moltiplicazione dei primariati e molto di più della garanzia dei servizi. In Calabria, però, non solo non sono stati moltiplicati i primariati, ma gran parte dei servizi sono rimasti privi di interventi radicali, proprio in conseguenza del blocco delle assunzioni”.