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Lo “strano” caso di Piscopo e Guccini, arbitri contestati dalla Vibonese e promossi in B

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Si tratta dei due direttori di gara che hanno diretto, tra le polemiche, la doppia sfida playout contro il Catanzaro. Al quinto anno in Lega Pro ottengono in extremis la promozione

di MIMMO FAMULARO

Contestati dalla Vibonese, ma promossi in categoria superiore. Sono due dei cinque arbitri che nella prossima stagione calcistica dirigeranno le gare di Serie B. Si tratta di Fabio Piscopo, 31 anni di Imperia, e di Francesco Guccini, 33 anni di Albano Laziale. Entrambi al quinto anno alla CanPro hanno rischiato di essere dismessi e, nonostante le prestazioni certamente non eccelse durante i playout, sono riusciti ad evitare lo stop e a festeggiare il salto di categoria. Al danno si aggiunge quindi la classica beffa per la Vibonese visto che gli arbitri in questione hanno diretto rispettivamente il match d’andata e quello di ritorno dei playout con il Catanzaro con tutte le polemiche annesse e connesse. Di sicuro i loro destini non si incroceranno più neanche se il club rossoblù dovesse davvero ottenere la riammissione in Lega Pro. Magra consolazione per il presidente Pippo Caffo, infuriato con i vertici arbitrali per le due direzioni di gara che hanno lasciato più di qualche perplessità.

L’arbitro del Ceravolo. Piscopo (nella foto) ha infatti arbitrato Catanzaro-Vibonese, la sfida d’andata dei playout giocata allo stadio Ceravolo e terminata tre a due per i giallorossi. Un episodio, in particolare, fa ancora discutere: l’espulsione di Giovanni Giuffrida. Rosso diretto per un fallo su Sarao. Una sanzione che la Vibonese ha sempre giudicato troppo severa e, comunque, determinante sull’esito di quella partita e degli stessi playout. La squadra di Campilongo rimase infatti in inferiorità numerica sul due a due con il match in totale controllo ed un Catanzaro nel panico. In dieci contro undici crollò nel finale, colpita ed affondata dal colpo di testa vincente di Saraò.

Polemiche e contestazioni. Una settimana dopo al “Luigi Razza” si giocò la gara di ritorno e ad arbitrarla fu designato Francesco Guccini (nella foto), già contestato dai rossoblù in occasione del derby perso in campionato contro il Cosenza. L’arbitro di Albano Laziale non estrasse alcun cartellino rosso, nonostante il nervosismo dilagante sul campo di gioco. Troppo permissivo al contrario del collega di Imperia. Nel secondo tempo quasi non si giocò eppure il direttore di gara diede appena quattro minuti di recupero e non concesse un rigore per sospetto atterramento di area di Legras. Quella partita finì zero a zero. Il Catanzaro si salvò e la Vibonese retrocesse. Al termine della partita Guccini fu duramente contestato dai dirigenti rossoblù e nel tunnel volarono anche parole grosse che costarono una maxi-multa. Quasi un mese dopo quell’amara domenica, Francesco Guccini, solo omonimo del grande cantautore, vola in Serie B. Al contrario dei rossoblù che, salvo miracoli, nella prossima stagione saranno costretti a ripartire dai dilettanti.

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