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Caos pubblicità a Vibo, ritirato dal Consiglio il regolamento fotocopia di Rende

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Ad annunciare la decisione è stato l’assessore al Commercio che aveva proposto la pratica. La questione era stata sollevata dal consigliere di maggioranza Giuseppe Muratore

Tanto tuonò che piovve. Si fa per dire, considerate le temperature estive di questa giornata a Vibo Valentia. Il nuovo Piano generale degli impianti pubblicitari è stato ritirato dal Consiglio comunale. Ad annunciarlo, questa mattina, è stato l’assessore al Commercio Nico Console con una motivazione molto semplice: “Bisogna discuterne ancora perchè sia ampiamente condiviso”. In realtà, su questa pratica la maggioranza è andata in confusione. E ciò nonostante il nuovo regolamento ricalcasse per filo e per segno quello approvato a Rende. Un’operazione copia e incolla a cui la città di Vibo Valentia, peraltro, è stata già abituata. Perchè da queste parti i modelli non si esportano, ma si riciclano. E spesso vengono adottate, con la consolidata tecnica del copia e incolla senza andare molto per il sottile, pratiche e delicati atti amministrativi. Era accaduto tempo addietro con Monopoli. Si è ripetuto qualche settimana fa con il centro alle porte di Cosenza, nel mettere a punto il “Piano generale degli impianti pubblicitari”. Una pratica che va a rivedere quella varata sotto la precedente Amministrazione, con un preciso modello da emulare: Rende!

Il copia e incolla. Perfettamente corrispondente risulta l’introduzione: dalle “Disposizioni generali” alla sezione delle “Pubbliche affissioni”, passando per la “Pubblicità esterna”. Tutto torna anche nella scheda 1, di pagina 22. Addirittura, non ci si cura neanche di eliminare una postilla a piè di pagina, figlia della deliberazione di giunta n.67 del 30/03/2011. Delibera approvata a Rende, ovviamente, e non altrove! La dicitura, eliminata sulla prima pagina, è rimasta intatta nella corrispondente sezione interna. Identica, poi, la progressione numerica degli articoli e la rispettiva denominazione. Ad esempio, la Zonizzazione è l’articolo 5 tanto in città che nel centro alle porte di Cosenza, e così tutti gli altri. Uguali le misure previste per i pannelli da installare. Il … gemellaggio con Rende prosegue nella parte inerente l’illuminazione e in quella delle prescrizioni. E allora la domanda sorge spontanea: perchè si è andati a parare proprio lì? Perchè Rende e non Cosenza, ad esempio?

Uno strano tempismo. Quesiti senza risposta, mentre in fretta e furia c’è stato chi ha tentato di dare il disco verde al provvedimento. Perchè, una volta approvato, tutto sarebbe stato più semplice. “Per tutti – si è chiesto nei giorni scorsi Giuseppe Muratore de I Liberali per Vibo – o solo per qualcuno?” D’altronde la materia, ma qualcuno la definisce “la giungla” degli impianti pubblicitari, è a dir poco complessa, specie in città. Molte richieste di autorizzazione restano ferme negli uffici per anni senza essere rilasciate. Le istruttorie diventano interminabili in qualche caso e più celeri in altri. E neppure le denunce dei privati riescono a smuovere più di tanto le acque.

Il bando. Ora, con l’imminente approvazione del nuovo regolamento, molte cose potrebbero cambiare. Con un modello consolidato come quello rendese sotto mano, sarà difficilissimo sbagliare. E’ anche vero che ci sarebbe poi un bando a regolamentare tutto. Ma dalle parti di piazza Martiri d’Ungheria, è noto che esista una certa allergia alle gare. E molte cose da troppo tempo passano per la scorciatoia dell’affidamento diretto! Pure a Rende forse si fa così?

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