Cronaca

Reggio Calabria, parla il parroco aggredito: “Ho vissuto davvero un brutto momento”

don-costantino-604x270-2.jpg

Intervistato dal Tg3 della Calabria, don Giorgio Costantino mostra tutta la sua sofferenza, ma si dice comunque aperto al perdono

Gli occhi socchiusi e il volto contratto dal dolore. Si è mostrato con ancora addosso i segni della sofferenza don Giorgio Costantino, il parroco di 74 anni aggredito a Reggio Calabria la sera tra il 23 e il 24 maggio, in un'intervista rilasciata al Tg3 della Calabria. "Cosa posso dire di questi giovani? Posso soltanto ripetere le parole di Gesù sulla Croce: 'Dio perdonali perché non sanno quello che fanno'", ha detto il sacerdote, facendo riferimento agli autori del pestaggio.


Il racconto. Il sacerdote, nelle dichiarazioni fatte dal suo lettino degli "Ospedali riuniti" di Reggio Calabria, dove si trova ancora ricoverato, ha rievocato le fasi dell'aggressione ai suoi danni, avvenuta davanti all'ingresso della canonica della parrocchia di Santa Maria del Divin Soccorso. "Giocavano a calcio - ha detto don Giorgio nell'intervista - e data l'ora tarda, sono sceso e mi sono affacciato per invitarli a non gridare e non usare il cancello della canonica come porta. La loro reazione violenta mi ha ferito, nel corpo e nell'animo. Adesso, per fortuna, sto meglio, ma ho vissuto davvero un brutto momento". "Quei ragazzi, che ho sempre cercato di aiutare - ha detto ancora don Giorgio Costantino nell'intervista alla Tgr Calabria - mi hanno colpito in testa con quelle stesse scarpe che gli abbiamo regalato noi". "Prima - ha aggiunto il sacerdote - mi hanno preso il cellulare, distruggendolo, e poi hanno cominciato a picchiarmi. Ho creduto di non farcela, tant'è che anche uno di loro ha detto al 'branco' di smetterla perché pensava che mi avessero già ammazzato. Questi ragazzi crescono con la cultura della violenza, abituati a fare tutto quello che vogliono, senza rispetto per nessuno".