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Il Crotone compie l’impresa e rimane in serie A. Nicola: “Nessuna favola, ci credevo”

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Dopo un fallimentare girone d'andata con nove punti in diciannove partite, la squadra pitagorica si è scatenata nell'ultima parte del ritorno, con numeri impressionanti

Serviva un miracolo. Dopo un girone di andata in cui il Crotone aveva raccolto appena nove punti in diciannove partite non c'era tanto riflettere. Soltanto un'impresa avrebbe potuto salvare i rossoblù pitagorici dal ritorno nella cadetteria. A metà del ritorno ci credevano in pochi. Ad un certo punto il Crotone aveva otto punti di svantaggio sull'Empoli. E il destino sembrava segnato. Invece, ecco il risveglio. Improvviso, repentino.

Il trend invertito. Venti punti in appena nove partite, un paio in più della Juventus. Tanto per essere chiari. Poi la sfortuna di incrociare i bianconeri proprio nel giorno in cui avrebbero dovuto conquistare aritmeticamente lo studente. L'impresa che sembrava sfumare e la Serie A riacciuffata per i capelli ieri sera grazie alla vittoria sulla Lazio ormai paga e la concomitante sconfitta dell'Empoli a Palermo. 


L'allenatore. Il 3-1 ai biancocelesti è stato il coronomento di un sogno.  "Io ci credevo - ha commentato Nicola - , dal punto di vista tecnico, tattico e mentale c’è stato un grande lavoro dietro ed è per questo che non volevo sentire parlare di favola. Da Crotone a Torino in bicicletta? È la parte più facile: lo farò con grande piacere, le promesse le mantengo. Se rimarrò ? Ora penso a festeggiare, poi vedremo". Sulla salvezza del Crotone c'è la mano dell'allenatore che ha resistito a tutto.

La sfida. Dopo il fallimentare girone d'andata, la tentazione di mandare via il trainer era forte. Già nelle trasmissioni sportive si pronunciavano verdetti. E il Crotone era la prima indiziata per un ritorno in serie B. Nicola, invece, ha sfidato tutto e tutti. E da marzo ha iniziato un altro campionato. Assistito dallo straordinario Diego Falcinelli, 13 reti e da una difesa affidabile con i centrali Ferrari e Ceccherini capaci di reggere il confronto pressochè con tutti. 

Il futuro. Adesso la favola ricomincia. E la società pitagorica per tenersi stretta e con qualche patema in meno la serie A dovrà lavorare bene sul mercato estivo. Onde evitare i rattoppi di metà stagione. Per errare è umano, ma perseverare diventa diabolico

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