Cronaca

Elimediterranea, dissequestrata parte dei beni. Fissata data per interdittiva

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Il Riesame ha accolto parzialmente la richiesta formulata dai legali difensori della società vicentina di liberare i beni  

Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha parzialmente accolto la richiesta, avanzata dai legali Giovanni Merante e Francesco La Salvia, di dissequestro degli oltre 250mila euro a carico della società vicentina Elimediterranea, proprietaria di elicotteri che ha operato per diversi anni nel settore dell’antincendio boschivo per la Regione, finita nel mirino della Dda di Catanzaro sulle presunte fatture duplicate e già liquidate una prima volta a giugno 2013 ed una seconda volta nel dicembre 2014, a distanza di un anno e mezzo. Il Riesame ha ridotto il sequestro a soli 85mila euro, liberando la restante somma che ritorna nella disponibilità della società vicentina. Intanto il gip Barbara Saccà ha fissato l’udienza camerale per decidere sull’interdittiva relativa al divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, dell’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi con revoca di quelli eventualmente già concessi richiesta dalla Procura di Catanzaro per il prossimo 6 giugno.


Sotto accusa. Nell’inchiesta sono anche indagati il funzionario della Regione Calabria già in servizio alla Protezione Civile, Nicola Giancotti, 58 anni, di Sellia Marina, Giuseppe Tornello, 80 anni, di Vicenza, il legale rappresentante Luigi Tornello, 42 anni, di Vicenza e il consulente della società Giuseppe Speziali, 74 anni, di Bovalino. Secondo le ipotesi di accusa i quattro, attraverso artifici e raggiri avrebbero presentato la liquidazione di due fatture regionale precedentemente già pagate, per un importo totale di poco più di 250.000 euro, cagionando alla Regione Calabria un danno dello stesso importo per un esborso del tutto privo di oggettiva giustificazione causale. Nello specifico, le due fatture, hanno riguardato servizi aerei per la lotta agli incendi boschivi, che erano stati emessi nel 2012 dalla società Elimediterranea, e liquidate dalla Regione Calabria una prima volta, a giugno 2013, ed una seconda volta, a distanza di un anno e mezzo, a dicembre 2014. Al momento della seconda liquidazione, l’istituto di credito destinatario del pagamento per conto di Elimediterranea avrebbe sollecitato il saldo della prima liquidazione, all’epoca non interamente versata, suscitando pertanto l’interesse della nuova dirigenza della Protezione ivile che si sarebbe accorta del doppio pagamento. Ed il funzionario della Regione Giancotti, aveva giustificato tale incongruenza (senza informare la nuova dirigenza) come un errore, sostenendo però, per dissimulare l’illecita operazione, in assoluto difetto di attribuzioni o poteri, che il pagamento del medesimo importo era comunque dovuto in relazione ad altre fatture non saldate, che invece erano già state liquidate, annullate con successive note di accredito.

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