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Vibonese retrocessa, Caffo: “Figli di un dio minore. Puntiamo alla riammissione” (VIDEO)

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La società decisa a giocarsi tutte le carte per evitare la retrocessione sancita dal campo in serie D. Il ricorso sarebbe già pronto

Il futuro è sempre più incerto sotto il cielo di Vibo Valentia. Il presidente Caffo è sfiduciato, Danilo Beccaria trattiene a stento la propria emozione, tra i giocatori e lo staff la delusione è grande. La sconfitta con il Catanzaro non brucia perche è arrivata, ma per come è maturata. Con un secondo tempo passato a non giocare tra "una sceneggiata non sanzionata e l'altra". Caffo è categorico a fine match: "Sarò il presidente della Vibonese fino al prossimo 30 giugno. Inoltreremo il ricorso per capire se esistano possibilità di essere riammessi. Ma probabilmente oggi abbiamo capito che la Vibonese è figlia di un dio minore. E probabilmente, prima o poi, arriverà il momento di smettere anche per me".


Un addio? Non proprio. Sono parole che il presidente pronuncia in un momento di sconforto, dopo aver ringraziato pubblicamente mister Sasà Campilongo per il girone di ritorno effettuato ed ovviamente i giocatori. "Non dico nulla di definitivo stasera - sostiene Caffo - ma avremo tempo di tirare le somme".  Poi ritorna sulla partita: "A che serve il quarto uomo se non può dire niente? Evidentemente non esistono regole certe nel mondo del calcio".

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