Cronaca

Stefania, una giovane vita spezzata dal cancro e l’aumento dei tumori nel Vibonese

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L' Arpacal ha attenzionato da tempo Rombiolo, il paese che ieri ha dato l'estremo saluto alla ventunenne deceduta in ospedale a Roma

Si continua a morire di tumore in alcune aree del Vibonese. E quando a perdere la vita sono giovani come Stefania Restuccia, la ventunenne deceduta qualche giorno addietro, insieme alla rabbia e all'insofferenza crescono pure gli interrogativi. 

L'allarme. Uno dei territori maggiormente colpiti è quello di Rombiolo dove la popolazione continua ad essere colpita dal cancro. Tempo addietro l'Arpacal, chiamata in causa, aveva condotto un'accurata indagine - come riporta questa mattina la Gazzetta del Sud - per capire le cause di un fenomeno allarmante.  E i risultati non sembravano alimentare particolari preoccupazioni.


Il decesso. Ma la gente continua a morire. E il decesso di Stefania Restuccia ha lasciato sgomenta un'intera comunità. La giovane ha lottato con tutte le sue forze, si è aggrappata alla vita con le unghie e con i denti ma nulla ha potuto contro il male che le ha pervaso edevastato il corpo. 

I funerali. Si è spenta giorni addietro all'ospedale Umberto I di Roma e la sua salma ha trovato sepoltura ieri al termine di una commovente cerimonia funebre. Il paese si è stretto intorno al papà Domenico, alla mamma Maria. E le parole del parroco don Amedeo Gareri hanno toccato tutti. Forse proprio da quelle parole bisognerà ripartire per capirne di più sul fenomeno allarmante dei tumori in crescita vorticosa a Rombiolo e dintorni (Red 3)

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