Avrebbero favorito a vario titolo il responsabile dell’aggressione che ha ridotto in coma il sacerdote le cui condizioni sono ormai in netto miglioramento
Fermo non convalidato ma custodia cautelare in carcere confermata per Giacomo Gattuso, il venticinquenne con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio che, secondo la Procura della repubblica e gli investigatori, avrebbe aggredito e ridotto in coma Mons. Giorgio Costantino, il parroco della chiesa di Santa Maria del Divin Soccorso” a Reggio Calabria. Il giovane deve rispondere del tentato omicidio del parroco. L’ordinanza del gip è stata eseguita ieri dai carabinieri della Compagnia dello Stretto che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare per via della sua “spiccata pericolosità sociale, sempre pronta ad innescarsi in assenza di minimi freni inibitori.
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Quattro ai domiciliari. Recepite anche le altre richieste formulate dal sostituto procuratore della Repubblica titolare delle indagini coordinate dal procuratore Federico Cafiero De Raho e dall’aggiunto Gerardo Dominijanni. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso, infatti, un’altra ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari per altri quattro soggetti che, con dichiarazioni mendaci avrebbero puntato a coprire il presunto responsabile dell’aggressione.
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Nomi. Si tratta di Agostino Marco Ceriolo, Salvatore D’Agostino, Domenico Zampaglione e Simone Liconti. I quattro, al termine delle formalità, venivano accompagnati presso le rispettive abitazioni, mentre il Gattuso riman e ristretto presso la Casa Circondariale di Arghillà ove si trovava detenuto a seguito del provvedimento di fermo emesso il 25 maggio scorso. (t.f.)
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