Cultura & Spettacolo

Natuzza Evolo, sorgono nuovi ostacoli sul cammino della beatificazione

Le parole del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea mons Luigi Renzo rischiano di smorzare gli entusiasmi dei fedeli. A sollevare dubbi la Congregazione del per la dottrina della fede

Il processo che porta alla beatificazione di Natuzza Evolo non è affatto scontato. Ad otto anni dalla morte della mistica, i dubbi non verrebbero sollevati dalla Congregazione della causa dei santi ma dalla Congregazione per la dottrina della fede. Eppure da tempo, decine di migliaia di pellegrini che puntualmente si recano ogni anno a Paravati, la frazione del comune di Mileto, nel Vibonese, dove la mistica è vissuta, continuano a chiedere che Natuzza sia proclamata Santa.


L'iter complicato. Un percorso difficile sul cui sfondo - scrive questa mattina la Gazzetta del Sud - si delineano altre vicende e le tensioni maturate in ambienti del Vaticano. Non sono apparse parole confortanti quelle pronunciate lo scorso 14 maggio dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Luigi Renzo il quale durante l'omelia ha fatto riferimento a dubbi e perplessità che ostacolerebbero il riconoscimento delle virtù di Natuzza Evolo.

Mons Luigi RenzoLa dichiarazione.  "Per quanto straordinaria sia stata la sua vita e la sua spiritualità - ha detto il presule questa mattina alla Gazzetta del Sud - alla Congregazione della fede permangono diversi dubbi e perplessità che sto cercando con i denti di risolvere. Certamente ci riusciremo ma ci vuole tempo". 

Il provvedimento. Il vescovo ha annunciato l'annullamento della "Giornata della promessa" in programma per il prossimo 26 luglio. Ricorrenza che avrebbe sollevato più di qualche dubbio dal momento che si ricordava la catalessi che colpì la mistica all'età di appena sedici anni.  Peraltro, Natuzza Evolo in tutta la sua vita non ha mai detto di essere di prevedere in anticipo gli eventi. "Il futuro è nelle mani di Dio - asseriva - io sono un verme della terra, posso solo pregare". 

La Fondazione. La mancata consacrazione della chiesa, inoltre, sta continuando a creare tensioni tra il vescovo e la fondazione "Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime". Il presule vorrebbe apportare alcune modifiche allo statuto, superando il carattere di ente privato ed eliminando le parole che costituiscono il testamento spirituale di Natuzza  dal momento che conterrebbero apparizioni non ancora riconosciute. Il vescovo vorrebbe, poi, apportare nel consiglio della Fondazione tre membri di sua fiducia.