Politica

Alloggi, Fondazione Caporale chiede le dimissioni della Giunta

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Se nell’Ue il "social housing" copre all’incirca il 15 per cento dello stock immobiliare, in Italia ricorre all’affitto sociale solo il 6 per cento della popolazione

"Nel nostro Paese infatti la percentuale di persone che vivono in case di proprietà (il 70 per cento) è molto più alta che nel resto dell’Ue (64 per cento), mentre significativo è il divario tra quanti in Italia sono costretti a ricorrere all’affitto privato (il 23 per cento) rispetto alla media europea (20). Tutto questo in uno scenario in cui crollano le compravendite immobiliari, diminuisce il tasso di risparmio e le famiglie italiane registrano un netto peggioramento delle loro condizioni economiche". L'afferma il Centro studi politico- sociali don Francesco Caporale" aggiungendo che secondo l’Istat, dal 2008 a oggi sono diminuiti sia il reddito disponibile sia la propensione al risparmio delle famiglie, e soprattutto rispetto al periodo pre-crisi è aumentata la diseguaglianza dei redditi: in Italia l’indice apposito è aumentato di 2,5 punti rispetto al 2000 ed è più alto della media europea, visto che si attesta al 31,5 mentre nella Ue è fermo sotto il 30. Dati allarmanti, che renderebbero oltremodo importante migliorare l’efficienza del complesso sistema di interventi di housing sociale nel nostro Paese. Per tali ragioni avevamo guardato con particolare interesse al bando, in preinformazione, sul Social Housing pubblicato sul portale di "CalabriaEuropa".


Il bando. Il bando finalizzato all’implementazione di 3 distinte azioni dell’asse 9 “Inclusione sociale” del Por 2014-2020 della Regione Calabria prevede uno stanziamento finanziario di circa 65 milioni di euro. Questa nostra positiva idea sul bando è però mutata allorché abbiamo letto le dichiarazione dell'on. Wanda Ferro, grazie alle quali si è potuto comprendere come il cuore del bando ossia la terza azione, quella diretta a sostenere l’adeguamento infrastrutturale per il miglioramento dell’abitare a favore di persone con disabilità- per l’eliminazione di barriere architettoniche e introduzione di soluzioni tecnologiche in edifici residenziali di proprietà pubblica- fosse riservata esclusivamente ai comuni. Riservata dunque ai comuni nonostante oltre 95% degli edifici di edilizia residenziale pubblica presente su tutto il territorio calabrese siano di proprietà dell'Aterp Calabria (le case popolari). Un simile "orrore", più che un errore, che se non emendato renderebbe di fatto il "cuore" del bando inefficace certifica, ancora una volta, l'improvvisazione e la pochezza di questa giunta Regionale oltreché la scarsa attenzione sul mondo dei disabili. Per questo, nel ringraziare pubblicamente l'onorevole Wanda Ferro per l'attenzione dimostrata, chiediamo le dimissioni immediate degli assessori artefici di questo "orrore". Noi calabresi non meritiamo di essere governati dal pressapochismo dilagante".

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